Borse europee, l’ultima seduta di gennaio parte bene: ecco i temi caldi di oggi
Segni positivi in avvio di contrattazioni per le principali Borse europee nell’ultima seduta del mese di gennaio, in uno scenario che resta ancora incerto per via del contesto geopolitico e degli sviluppi tra Russia e Ucraina ma anche i prezzi del petrolio (questa mattina il Wti sale a 87 dollari al barile, mentre il Brent avzana dello 0,8% a quasi 90 dollari). Nei primi istanti di contrattazioni l’indice Dax avanza di oltre un punto percentuale, mentre il Cac4o di Parigi e il Ftse 100 di Londra segnano rispettivamente una crescita dello 0,62% e ello 0,47 per cento.
Una giornata densa dal punto di vista degli appuntamenti macro. Sono già arrivati diversi riscontri, tra cui l’indice Pmi manifatturiero cinese ufficiale stilato dal governo è sceso a 50,1 punti a gennaio, peggiorando rispetto ai 50,3 punti precedenti. Il Pmi rimane in fase di espansione, in quanto superiore alla soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e fase appunto di espansione (valori al di sopra). L’agenda macro odierna prevede inoltre nel corso della mattina l’inflazione in Spagna e il dato preliminare del Pil relativo al quarto trimestre dell’Eurozona (insieme all’analogo dato italiano), atteso crescere appena di uno 0,4% su base trimestrale vista la contrazione registrata da quello tedesco (pubblicato nella settimana appena trascorsa). Nel pomeriggio, in uscita l’inflazione in Germania e l’attività manifatturiera calcolata dalla Fed Dallas negli Stati Uniti.
E infine a Piazza Affari si guarda alla rielezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con Mario Draghi premier. Una scelta, sottolineano gli economisti di ING, che dovrebbe in linea di principio garantire al meglio la continuità di breve termine nell’azione del governo.