Borse europee negative, attesa per l’inflazione Usa
Le Borse europee si muovono in territorio negativo, in scia alla chiusura in calo di Wall Street e dei listini asiatici. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 cede lo 0,40%. A Francoforte il Dax segna una flessione dello 0,30%, a Parigi il Cac40 scivola dello 0,42% e a Londra l’indice Ftse100 perde lo 0,12%. Sui mercati prevale la cautela in attesa del dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Le prospettive non sono affatto rassicuranti e alimentano le scommesse di una Fed sempre più hawkish.
Secondo gli economisti intervistati da Dow Jones, il dato Usa – che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana – segnerà un rialzo del 6,7% su base annua, al record dal giugno del 1982, dopo il 6,2% di ottobre, che aveva già segnato un massimo da 31 anni. Un tale sviluppo implicherebbe un’accelerazione del “tapering”, la riduzione degli acquisti di obbligazioni da parte della banca centrale americana e un aumento dei tassi prima di quanto previsto finora.
La Federal Reserve ha già indicato di essere pronta a intervenire, rafforzando ulteriormente il tapering appena lanciato, che per ora prevede un taglio degli acquisti di asset al mese di $30 miliardi, rispetto al totale che ammontava ogni mese a $120 miliardi. Tra l’altro, particolarmente da falco sono state le dichiarazioni, la scorsa settimana, del presidente della Fed Jerome Powell, che ha affermato che sarebbe forse il caso di smettere di affiancare l’aggettivo “transitorio” alla parola “inflazione”.
Tra i dati in rilievo in mattinata l’inflazione in Germania (dato finale di novembre) ma anche la produzione industriale nel Regno Unito e in Italia. Sempre dagli Usa sono attesi anche i salari reali e la lettura preliminare della fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan.