Borse europee partono in rialzo: i temi caldi da seguire oggi
Risveglio in territorio positivo per le principali Borse europee che continuano a percorrere la strada dei rialzi imboccata ieri in corrispondenza dell’arrestarsi della salita dei rendimenti obbligazionari Usa. Restano però altri motivi di preoccupazione, come la pressione inflazionistica, il rischio shutdown negli Stati Uniti e la situazione economica in Cina. In Europa la seduta parte in rialzo, con il Dax di Francoforte che sale dello 0,35%, mentre l’indice inglese Ftse 100 e quello francese Cac40 segnano rispettivamente una crescita dello 0,53% e dello 0,76 per cento.
Molti i temi, come detto, che catalizzano l’attenzione degli investitori. Si guarda alla situazione negli Usa, dove è ancora blocco al Congresso sul finanziamento dello stato federale, con i senatori repubblicani contrari all’aumento del tetto del debito a 2,840 miliardi di dollari per evitare che il paese vada in default il mese prossimo. Il Congresso dovrebbe approvare una risoluzione bipartisan entro la mezzanotte di giovedì per fornire finanziamenti per i servizi governativi fino all’inizio di dicembre. Intanto in Cina, il Pmi manifatturiero ufficiale si è confermato in fase di contrazione, scendendo a settembre a 49,6 punti, rispetto ai 50,1 punti attesi e ai precedenti 50,1 punti. Il dato conferma la contrazione dell’attività manifatturiera, in quanto inferiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra) dell’attività economica. E anche il dossier Evergrande resta in stand-by: alcuni obbligazionisti dello sviluppatore immobiliare cinese non hanno ricevuto il pagamento degli interessi su un prestito obbligazionario in scadenza mercoledì, secondo due fonti vicine alla questione. Già la scorsa settimana il gruppo non aveva rispettato una scadenza per un prestito obbligazionario.
La giornata sarà poi movimentata da alcuni dati macro, tra cui spiccano l’inflazione in Francia, Germania e Italia. Per gli Stati Uniti il calendario prevede l’aggiornamento settimanale sulle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione ma anche il Pil annualizzato e il Pmi Chicago.