Borse europee positive, Milano chiude poco sopra la parità (+0,2%)
Finale in leggero rialzo per il Ftse Mib, in progresso dello 0,2% a 25.783 punti. Fra i titoli del listino principale avanzano soprattutto Bper (+3,25%), su cui Mediobanca Securities ha migliorato il giudizio da Neutral ad Outperform, e Banco Bpm (+3%), sulla quale l’istituto di Piazza Cuccia ha incrementato il prezzo obiettivo a 4,15 euro, affermando che potrebbe rappresentare un target di M&A.
Bene anche Iveco (+2,8%) e Moncler (+2,8%), su cui Intesa (Add) ha alzato il target price a 59,5 euro (da 55) mentre Mediobanca (Outperform) l’ha abbassato da 75 a 65 euro.
In calo Stellantis (-3,7%), in un contesto negativo per l’automotive europeo dopo i tagli annunciati da Tesla in Usa e nel Vecchio Continente. Vendite anche su Terna (-1%), Banca Generali (-0,8%) e Pirelli (-0,8%).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano poco sotto il 4%. Sul Forex, il dollaro resta debole nei confronti delle altre valute dopo la discesa di ieri innescata dai dati sull’inflazione. L’euro/dollaro si mantiene sopra 1,08 e il dollaro/yen scende sotto quota 128. Fra le materie prime il petrolio avanza con il Brent in area 85 dollari e le quotazioni del gas naturale scendono a 63,3 euro €/MWh.
In rialzo le altre borse europee, mentre Wall Street procede incerta dopo l’avvio della stagione di trimestrali con i conti di Wells Fargo, Bank of America, JP Morgan e Citigroup. Le indicazioni poco rassicuranti delle grandi banche statunitensi sono state parzialmente controbilanciate dal dato positivo sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che indica un calo delle aspettative di inflazione a breve termine al 4%.
Nella prossima settimana, focus sul World Economic Forum di Davos, con i commenti di alcuni esponenti di Fed e Bce. Riflettori puntati anche sulle trimestrali Usa e sulla riunione della Bank of Japan, mentre dall’agenda macro sono in programma i dati finali di dicembre sull’inflazione della zona euro e quelli su produzione industriale e le vendite al dettaglio degli Stati Uniti e della Cina. Per quanto riguarda quest’ultima, verrà diffusa anche la lettura sul Pil del quarto trimestre. Si ricorda infine che Wall Street resterà chiusa nella giornata di lunedì per la festività del Martin Luther King Day.