Borse europee sopra la parità, indicazioni deludenti dai dati macro
Nonostante un inizio incerto, i listini europei, complice anche l’apertura positiva delle piazze statunitensi, chiudono la seduta con il segno più. Francoforte si è fermata a 12.572,39 punti, +0,25% rispetto al dato precedente, Parigi ha segnato un +0,48% a 5.438,55, Londra un +0,42% a 7.398,87 e Madrid un +0,38% a 9.922 punti.
A livello di singole performance, sul listino elvetico spicca il -2,50% di UBS dopo la pubblicazione di dati trimestrali sotto le stime mentre ad Amsterdam Philips ha segnato un +5,53% grazie a vendite salite in quota 3,9 miliardi di euro.
Un downgrade ha spinto Metro (-9,25%) sul fondo del listino tedesco mentre, al di là della Manica, WPP è scesa del 2,49% dopo che Ford ha annunciato che esaminerà le offerte in arrivo da altre agenzie pubblicitarie.
In agenda macro, indicazioni peggiori delle stime quelle arrivate dall’indice PMI manifatturiero di Eurolandia, in calo da 56,6 a 56 punti, mentre il dato relativo il terziario si è mosso in linea con il consenso attestandosi a 55 punti.
“I dati macro della zona euro da febbraio in poi sono apparsi piuttosto deludenti e la ragione sembrerebbe essere ascrivibile all’euro particolarmente forte sui mercati valutari e al clima di maggiore protezionismo che minacci i mercati”, ha commentato Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.