Borse Ue in rosso, sotto pressione con variante Omicron
Partenza in rosso per le principali Borse europee dopo un inizio di settimana positivo. Nell’ultima seduta del mese di novembre i mercati piombano nuovamente nell’incertezza provocata dalla variante Omicron del coronavirus dopo le dichiarazioni del numero uno di Moderna. Nei primi minuti di scambi in Europa fioccano i segni negativi come quelli del Dax che indietreggia dell’1,02% e del Cac40 che cede circa l’1,16%, giù anche l’indice inglese Ftse 100 che lascia sul terreno l’1,34 per cento.
L’amministratore delegato Stephane Bancel, intervistato dal Financial Times, ha detto di ritenere che i vaccini esistenti siano meno efficaci contro la nuova variante del Covid. Bancel aveva detto inoltre, in un’altra intervista rilasciata alla Cnbc nella giornata di ieri, che potrebbero volerci mesi per sviluppare e distribuire un vaccino ad hoc contro Omicron. Come Moderna, anche i laboratori Pfizer e Johnson & Johnson hanno iniziato a lavorare a una nuova versione del loro vaccino anti-Covid, ma si parla di una tempistica di alcuni mesi. E così questa mattina in Asia, tra le borse principali, si salva solo Sidney. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in calo dell’1,63% a 27.821,76 punti. I futures sul Dow Jones Industrial Average capitolano.
Per la giornata di oggi è attesa l’audizione del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Congresso. Dagli estratti del discorso, emerge che il numero uno della banca centrale americana dirà, in particolare, che “il recente aumento dei casi di Covid-19 e la variante Omicron rappresentano rischi al ribasso per l’occupazione e l’attività economica e un aumento delle incertezze per l’inflazione”.
Intanto sono diversi gli spunti macro in agenda oggi. Dopo l’aggiornamento sui Pmi in arrivo dalla Cina, l’attenzione si sposta sul dato preliminare di novembre sull’inflazione nella zona euro. Stesso dato in uscita in Italia. Per gli Stati Uniti oltre al discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, in evidenza anche la fiducia dei consumatori per il mese di novembre.