Bper riduce i cali a Piazza Affari, rumor su aumento capitale tra 600 e 700 milioni
Tentativo di rimonta a Piazza Affari per Bper. Il titolo dell’istituto emiliano, in affanno nelle scorse sedute complici i timori di maggiori esborsi legati all’acquisto di più filiali da Intesa-UBI, oggi è arrivato a cedere il 4 per cento circa per poi risalire gradualmente e al momento cede lo 0,8% a 2,26 euro.
L’aggiornamento dell’accordo nell’ambito dell’OPS di Intesa su UBI che vede l’istituto emiliano rilevare 532 filiali a fronte delle 400-500 originariamente indicate. Il ramo sarà composto da depositi e raccolta indiretta da clientela stimati rispettivamente in circa 29 miliardi di euro e 31 miliardi e da crediti netti stimati in circa 26 miliardi. Inoltre, è stata concordata una revisione del meccanismo di calcolo per la determinazione del corrispettivo per il ramo che è ora fissato in misura pari al minore importo tra: 0,55 volte il valore del Common Equity Tier 1 del ramo e 78% del multiplo implicito riconosciuto da Intesa Sanpaolo per il Common Equity Tier 1 di Ubi (in precedenza era dell’80%).
Nel weekend la carta stampata aveva parlato della possibilità che il nuovo accordo includesse fino a 650 sportelli. Il mercato ora si interroga sull’entità dell’aumento di capitale che la banca dovrà affrontare. L’agenzia Radiocor, riportando fonti vicine al dossier, parla di un aumento di capitale che si aggirerà intorno ai 600-700 milioni di euro considerando il nuovo perimetro di acquisto sportelli, mentre l’a.d. di Bper, Alessandro Vandelli, lo scorso mese aveva parlato di circa 500 milioni di euro sula base del precedente accordo. Ad aprile l’assemblea dei soci di Bper Banca ha dato il via libera all’aumento di capitale fino a 1 miliardo per l’operazione su Ubi Banca.