News Finanza Dati Bilancio Italia Bper: utile netto per 379,6 mln nel 2019, dividendo a 0,14 euro

Bper: utile netto per 379,6 mln nel 2019, dividendo a 0,14 euro

6 Febbraio 2020 08:23

Bper ha annunciato ieri a mercati chiusi i risultati finanziari 2019, che vedono l’utile netto attestarsi a 379,6 milioni di euro. “Dato non direttamente confrontabile con il risultato dell’anno precedente, pari a 402 milioni che includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito, in considerazione del diverso perimetro del gruppo e della presenza di rilevanti componenti straordinarie”, segnala il gruppo bancario emiliano in una nota. In particolare, nel secondo semestre si segnalano oneri non ricorrenti relativi alla manovra del personale per 136 milioni, costi straordinari relativi alle operazioni strategiche concluse nel 2019 pari a 21,1 milioni; maggiori accantonamenti su crediti, in aumento di oltre 150 milioni rispetto al primo semestre, anche in coerenza con la prevista accelerazione del processo di de-risking e infine un impairment su immobili e partecipazioni per un ammontare totale di 34,1 milioni.

Sempre nel 2019, il margine di interesse si è attestato a 1.164,5 milioni di euro e le commissioni nette sono state pari a 932 milioni, con una redditività operativa che è risultata pari a 2.275,7 milioni. Quanto ai conti del quarto trimestre 2019 Bper ha registrato una perdita di 143,3 milioni di euro rispetto al consenso Bloomberg che indicava un rosso di 140 milioni, mentre il margine di interesse si è attestato a 302,4 milioni (consensus Bloomberg a 311,6 milioni), in calo dai 315,9 milioni del trimestre precedente “principalmente a causa degli effetti contabili IFRS9 e IFRS16”. La società guidata da Vandelli segnala che è “confermata l’elevata solidità patrimoniale del gruppo anche dopo il perfezionamento delle operazioni straordinarie con un Cet 1 ratio Fully Phased pari al 12,01%”.

Sul fronte cedola, la proposta di Bper è di un dividendo cash di 14 centesimi di euro per azione rispetto ai 13 centesimi nel 2018, “confermando il trend di costante crescita della remunerazione degli azionisti nel tempo”.