Brexit, May chiede estensione Articolo 50 fino a 30 giugno. Sterlina cede quasi -1% sotto $1,32
Sterlina sotto pressione, cede fino a -1% a $1,3156 dopo che la premier britannica Theresa May ha chiesto formalmente all’Unione europea l’estensione dell’Articolo 50 per un periodo di tre mesi, fino al prossimo 30 giugno.
La richiesta arriva 1.000 giorni dopo il giorno del referendum sulla Brexit, tenuto il 23 giugno del 2016, con cui i cittadini hanno scelto di lasciare l’Unione europea.
La richiesta di May è avvenuta tramite una lettera inviata ai leader Ue. In base alle disposizioni vigenti, il Regno Unito dovrebbe lasciare il blocco alle 23 del prossimo 29 marzo, tra nove giorni.
Affinché l’estensione dell’Articolo 50 venga accordata, è fondamentale il sì di tutti gli altri 27 paesi membri Ue.
Nella missiva inviata al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, May ha scritto di non ritenere che “sia nel nostro interesse partecipare alle elezioni del Parlamento europeo”.
Non è mancato il monito ai parlamentari che hanno affossato il suo Withdrawal Agreement concordato con Bruxelles lo scorso novembre. La decisione di Westminster di affossare il suo piano, ha detto, ha prodotto conseguenze “imprevedibili e potenzialmente molto sgradevoli”.
Così Michael Hewson, responsabile analista dei mercati presso CMC Markets UK, commenta il nuovo capitolo Brexit Caos:
“È improbabile che la riunione del Consiglio dell’UE di questa settimana offra molto chiarezza, con la Francia che sta alzando la voce sulla prospettiva di non concedere un’estensione, con una decisione finale che potrebbe avvicinarsi molto probabilmente alla scadenza della prossima settimana. Per ora, la sterlina sembra riflettere l’ottimismo del mercato che prevarrà il buon senso, tuttavia visti gli eventi recenti resta una grande incognita data l’attuale atmosfera politica febbrile”.
Da un punto di vista operativo, queste sono le indicazioni sul trend della sterlina di Hewson:
GBPUSD – sembra galleggiare per il momento, con i rialzi al di sopra all’area di 1.3300 che sembrano generare una certa pressione di vendita. Possiamo trovare un primo supporto nell’area 1.3170 con un ulteriore supporto a 1.3030, corrispondente al supporto della trendline dai minimi di dicembre a 1,2430. Abbiamo anche un supporto più in basso vicino all’area di 1.3000 e alla media mobile a 200 giorni.
EURGBP – finchè resta al di sotto dell’area 0.8620, il rischio rimane per un ribasso, dopo i minimi degli ultimi 22 mesi della scorsa settimana a 0.8475. Una rottura al di sotto di 0.8470, ha il potenziale per un movimento verso la media mobile a 200 settimane a 0.8390.
Al momentoi, il rapporto dollaro-sterlina cede lo 0,66%, a quota $1,3179. Il rapporto euro-sterlina sale dello 0,70% a GBP 0,8612.