Cambia il paniere Istat 2021: dentro mascherine, gel e monopattini sharing, nessuna uscita
Novità 2021 per il paniere Istat per l’inflazione. Stando alle indicazioni arrivate stamattina dall’Istat, entrano nel paniere: integratori alimentari, casco per veicoli a due ruote, mascherine chirurgiche, mascherine FFP2, gel igienizzante mani, ricarica elettrica per auto, monopattino elettrico sharing, servizio di posta elettronica certificata e dispositivo anti abbandono. Tra i prodotti, invece, che rappresentano consumi consolidati, entrano a far parte del paniere, tra gli altri, la macchina impastatrice (tra gli apparecchi per la lavorazione degli alimenti) e la bottiglia termica (tra gli utensili da cucina non elettrici e articoli domestici non elettrici). “Oltre che delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie, l’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto dell’evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati”, spiega l’Istat. Nessuno prodotto esce, invece, dal paniere 2021 poiché tutti quelli già presenti non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione.
“Benino le new entry dovute all’emergenza Covid, dalle mascherine FFP2 al gel igienizzante, ma grande delusione per il mancato ingresso della rilevazione del gas nel mercato libero da noi ufficialmente richiesta all’Istat nella riunione con il Mise del 17 novembre 2020. Si trattava di un inserimento urgente, sia per colmare la disparità con il mercato libero dell’energia elettrica, già monitorato dal 2019, sia soprattutto perché dal 1° gennaio 2022 sarà abolito il mercato tutelato e l’andamento dei prezzi di quest’anno sarebbe stato molto utile per indirizzare il consumatore ad una scelta più consapevole, un ingresso certo più utile di quello della mascherina chirurgica, il cui prezzo è fissato per legge”. Lo ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ottimo, invece, il rialzo dei pesi delle spese bancarie, fornitura acqua, rifiuti, luce, gas, affitti e prodotti farmaceutici, insomma le spese obbligate che mandano in tilt i bilanci delle famiglie”, conclude Dona.