Campari: utile rettificato sale a 343,3 milioni nei 9 mesi
Campari ha annunciato i risultati di primi 9 mesi del 2021 che vedono le vendite nette attestarsi a 1.575,7 milioni di euro, con una variazione organica pari al +27,3% rispetto ai primi nove mesi 2020 (variazione totale pari a +22,9%). Nel terzo trimestre si è registrata una crescita sostenuta delle vendite nette del 12,8% nonostante la base di confronto sfavorevole (+27,3% rispetto al terzo trimestre del 2019). Tornando ai numeri dei 9 mesi, l’Ebit rettificato si è attestato a 359,8 milioni, con una crescita organica del 54,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020, mentre l’utile del gruppo prima delle imposte rettificato è salito a quota 343,3 milioni (+56,1%). Scende il debito finanziario netto a 926,0 milioni al 30 settembre 2021, in calo di 177,8 milioni rispetto a 1.103,8 al 31 dicembre 2020.
“Guardando oltre l’anno in corso, sebbene permanga incertezza in relazione all’evoluzione della pandemia e ai suoi effetti indotti come le tensioni logistiche e la crescente pressione sui costi dei materiali, benché mitigata dal miglioramento delle prospettive per i costi di acquisto dell’agave, rimaniamo fiduciosi sul solido andamento del nostro business”, ha dichiarato Bob Kunze-Concewitz, ceo di Campari.
Nonostante i numeri in crescita il titolo cede il passo in Borsa, mostrando un calo di oltre il 2% e posizionandosi tra i peggiori del Ftse Mib.