Cancellazione debiti e idea Sassoli, Panetta (Bce) dice no: ‘viola Trattati e avrebbe effetti destabilizzanti’
Anche Fabio Panetta, esponente italiano del board esecutivo della Bce, si oppone fermamente all’idea di una cancellazione dei debiti accumulatisi durante la crisi della pandemia da Covid-19.
Alla domanda del giornalista del quotidiano portoghese Expresso, che lo ha intervistato chiedendogli cosa ne pensasse dell’idea del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, di rendere permanente il Recovery Fund, o di dar vita a un debito europeo e perfino cancellarlo, Panetta ha così risposto:
“Muoversi verso una integrazione europea più profonda è altamente desiderabile. Si tratta di uno sviluppo naturale dell’Unione monetaria. Dovremmo tenere in mente che, a seguito dell’approvazione, questa estate, del Next Generation EU, i paesi dell’area euro hanno fatto un grande passo nell’avvicinarsi a una integrazione fiscale più forte. I paesi hanno anche creato la legittima aspettativa di una risposta comune fiscale, nel momento in cui si dovesse ripresentare uno shock comune, in futuro. Non so quanto impiegheremo a fare ulteriori progressi. La mia speranza è che, quando ci guarderemo indietro, guarderemo al 2020 come a un punto di svolta nella strada verso l’integrazione europea”
Tornando alla questione della cancellazione dei debiti da parte della Bce – ipotesi rilanciata nelle ultime ore dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5S) – Panetta ha risposto che fare una cosa del genere significherebbe contravvenire ai Trattati.
“Dobbiamo ricordare che tutti i debiti sono crediti. Se cancelliamo un debito, cancelliamo il credito corrispondente e ciò potrebbe avere conseguenze più ampie e destabilizzanti. Soltanto la crescita può proteggerci dal debito”.