News Finanza Notizie Italia Caos patente: costerà fino a mille euro, retroattività rincari fa tremare neopatentati ultimi 5 anni

Caos patente: costerà fino a mille euro, retroattività rincari fa tremare neopatentati ultimi 5 anni

6 Settembre 2019 10:31

Conseguire la patente costerà molto di più e il balzello sarà retroattivo fino al 2015. L’Agenzia delle entrate si è adeguata a una sentenza della Corte europea e impone l’Iva sui corsi per conseguire la patente di guida.

Decisione che comporta un aumento secco del 22 per cento e con effetto retroattivo. La tassa andrà quindi pagata, come d’altronde accade in tutta Europa e la decisione vale per tutti gli incassi degli ultimi 5 anni.

Come rimarca un articolo odierno di Repubblica, la misura va potenzialmente a colpire tre milioni di neopatentati dell’ultimo lustro. “Assurdo. Lo Stato non può chiederci di andare a fare gli esattori senza averne i poteri, dice Emilio Patella, segretario nazionale autoscuole Unasca. In termini complessivi, si tratterà di un balzello da 110 milioni che ricadrà ogni anno sulle famiglie per le 550mila patenti sfornate dalle autoscuola italiane. In alcune regioni la tessera rosa potrà arrivare a costare fino a mille euro.

“Vigileremo per evitare speculazioni e rincari selvaggi immotivati” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ovvio che non potranno che traslare l’Iva sul consumatore finale, ma intanto nessuno li obbliga a trasferirla in toto. Inoltre, non vorremmo che si rivalessero sui nuovi clienti per i pagamenti retroattivi” prosegue Dona. L’UNC parla di palese violazione dello Statuto del contribuente, ossia della Legge 27 luglio 2000, n. 212, che all’art. 3 stabilisce in modo chiaro che le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo e le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo.

“L’eccezione alla regola, prevista all’art. 1 comma 2 per l’adozione di norme interpretative, è vero che può essere disposta, ma solo in casi eccezionali e con legge ordinaria” aggiunge Dona. “La battaglia che invitiamo le autoscuole a fare, quindi, è quella di impugnare la richiesta di pagamenti arretrati”, conclude Dona.