Case: nel 2019 salgono domanda e prezzi. Milano è la più dinamica per offerta, prezzi e tempi vendita
Anche nella parte finale dell’anno continua il buon momento del mercato immobiliare residenziale nelle otto principali città metropolitane italiane. Una crescita delle compravendite che riguarda non solo le abitazioni “usate”, ma anche il nuovo. Secondo le stime di Abitare Co., nelle città metropolitane le vendite di nuove abitazioni nel 2019 sono aumentate del 5,9% rispetto al 2018, i prezzi medi hanno registrato un incremento del 2,2% (4.470 euro al metro quadrato), i tempi di vendita sono pari a 5,4 mesi e l’offerta è cresciuta dello 0,7%. Le nuove abitazioni rappresentano, così, il 9,8% dell’offerta totale presente sul mercato residenziale, ma con quote che vanno dal 3,6% di Genova al 17,3% della più dinamica Milano. Tutti gli indicatori (crescita, offerta, prezzi, tempi di vendita) assegnano così alla città meneghina il ruolo di driver nel mercato residenziale del nuovo.
Sono questi alcuni risultati emersi dall’analisi del Centro Studi di Abitare Co., che ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare delle nuove abitazioni nel 2019 nelle principali città metropolitane italiane (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Bologna e Palermo).
Se si osservano le singole città metropolitane nel 2019 le vendite di nuove abitazioni crescono in tutte le città (+9,8% sul 2018). Milano mantiene il primo posto in vetta alla classifica (+12,4%) seguita da Roma (+9,7%). Più distaccate Bologna (+5,4%), Napoli (+4,8%), Genova (+4,8%), Firenze (+4,5%), Torino (+3,5%) e Palermo (+1,8%). Anche i prezzi di vendita crescono in tutte le città, ma a ritmi differenti: le più dinamiche sono Milano (+6,6%) e Bologna (+3,5%), mentre Genova, Napoli e Roma risultano le meno vivaci con variazioni annue minori dell’1%.
Entrando più nel dettaglio in termini di spesa, il prezzo medio è di 4.470 euro: le città più care sono Milano con 5.600 (+6,6% sul 2019) e Roma con 5.160 (+0,9%); seguono Firenze con 4.950 (+2,1%), Torino con 4.600 (+1,4%), Genova con 4.480 (+0,6%), Bologna con 4.000 (+3,5%), Napoli con 3.950 (+0,5%) e la più “economica” Palermo con 3.030 (+2,1%). Si tratta di valori medi, ma in ogni capoluogo i prezzi possono variare molto a seconda della tipologia di intervento edilizio e di localizzazione. Bisogna, infatti, considerare che i valori top a Milano nella zona di Porta Nuova superano i 15.000 euro al metro quadro, mentre a Roma si va di poco sopra i 13.000 euro.
Le nuove abitazioni rappresentano solo il 9,8% dell’offerta totale del mercato residenziale, con Milano (17,3%) che ha, ancora una volta, il peso maggiore, seppur in discesa rispetto alla fine del 2018, quando la quota dell’offerta era di ben 8 punti più alta. Valori simili si registrano solo a Roma (16,8%), seguita da Torino (11,7%), Bologna (10,2%), Palermo (6,8%), Firenze (6,5%), Napoli (5,5%) e Genova (3,6%). E’ evidente che l’offerta oggi sia ancora molto deficitaria rispetto allo stock totale delle abitazioni in vendita (oltre un milione).
“Le previsioni rimangono positive per il mercato in generale e anche per il comparto delle nuove residenze”. Ne è convinto Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Abitare Co, che pone tuttavia l’accento sul divario fra il ritmo di Milano rispetto alle altre aree metropolitane. “Un ritmo che si differenzia non solo sulla crescita dei prezzi ma anche su quella dell’offerta – prosegue Ghisolfi -. D’altra parte, il sistema congiunturale dell’area metropolitana milanese resta ben al di sopra dei livelli degli altri sistemi locali. Inoltre, la domanda di chi vuole oggi investire nelle nuove residenze è al 90% concentrata solo su questa città. Una domanda che, fra l’altro, proviene da varie parti di Italia oltre che dall’estero.”