Cauti rialzi a Piazza Affari: Tim in vetta, sotto lente anche Poste dopo conti e upside dividendo
La seduta infrasettimanale prende il via all’insegna della cautela per Piazza Affari che continua tuttavia a percorrere la strada rialzista vista nelle ultime sedute. Poco dopo l’avvio l’indice Ftse Mib sale dello 0,27% a quota 24.600,23 punti dopo avere chiuso la seduta di ieri con un +0,98% a quota 24.533 punti sui massimi a due settimane. A sostenere gli scambi sono i guadagni di Wall Street, con il Nasdaq che ha sovraperformato balzando del 2%. Bene anche i listini asiatici, con Tokyo che ha terminato in rialzo del 3%. Al momento prevalere sui timoi rialzi sembrano prevalere nonostante le preoccupazioni legati al conflitto Russia-Ucraina, sui quali le discussioni diplomatiche non hanno ancora portato a nulla di concreto. Oggi il presidente americano Joe Biden si recherà a Bruxelles per discutere con i leader europei della situazione e dell’applicazione di nuove sanzioni contro Mosca.
Tra i titoli del Ftse Mib, la migliore è Telecom Italia che avanza di oltre il 3% a 0,309 euro. Il big italiano tlc resta al centro dei rumor: sembrerebbe crescere l’appeal per i singoli asset, con indiscrezioni stampa circa l’interesse di CVC per business corporate domestico. Un altro messaggio che emerge dagli articoli stampa, in particolare da quanto pubblicato da “Il Messaggero”, è che il governo è molto freddo sull’ipotesi Opa Kkr. “Su questo fronte, per il fine settimana secondo il Messaggero è attesa una risposta agli approfondimenti richiesti dal cda di Tim al fondo – segnalano da Equita -. La nostra impressione, guardando anche alle iniziative in corso per valorizzare separatamente gli asset del gruppo, da NetCo a ServCo, è che in effetti le chance di veder concretizzata un’offerta formale per l’intero gruppo da parte di Kkr siano ridotte”.
Da monitorare anche il titolo Poste Italiane che avanza di circa l’1% dopo avere diffuso il bilancio 2021 chiuso con un utile netto record a 1,6 miliardi (+31%). La società ha rivisto al rialzo il dividendo sul risultato dello scorso anno a 0,59 euro, registrando una crescita del 21% rispetto al 2020, un anno in anticipo rispetto alla precedente politica prevista nel piano strategico “24SI”. Nelle retrovie Atlantia, Hera e Italgas che indietreggiano di circa lo 0,6 per cento.