Chiusura a +1,05% per Piazza Affari, balzo di Interpump
Seduta positiva per il Ftse Mib di Milano, in rialzo dell’1,05% a 27.520 punti. A Piazza Affari spicca Interpump (+4,4%) dopo aver rilevato il 100% del capitale del Gruppo Waikato. Ben intonate anche Hera (+3,1%), Banca Mediolanum (+2,5%) e A2a (+2,3%), mentre arretrano Mps (-2%), Leonardo (-0,75%) e Banco Bpm (-0,7%).
Lievi ribassi a Wall Street, ma la settimana resta positiva in scia all’ottimismo sul prossimo raggiungimento di un accordo sul tetto del debito statunitense. Nel frattempo, gli operatori cominciano a mettere in discussione una pausa nel ciclo restrittivo della Fed a giugno, che rimane comunque lo scenario più probabile.
Intanto ha preso il via, fino al 21 maggio, il vertice del G7 in Giappone.
In mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, che conferma l’intenzione di alzare ancora i tassi per fronteggiare l’inflazione troppo elevata. Dal lato del credito, il report sottolinea il calo della domanda di prestiti e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento.
Per quanto riguarda la politica monetaria, è previsto stasera un intervento di Christine Lagarde, presidente della Bce.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce leggermente a 184 bp con il rendimento del decennale italiano in discesa al 4,26%, in attesa del verdetto di Moody’s sul rating dell’Italia (attualmente Baa3 con outlook negativo).
Sul Forex, l’euro/dollaro torna sopra quota 1,08 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) scivola nuovamente sotto i 76 dollari al barile.
Nella prossima ottava, riflettori puntati sul deflatore core Pce, l’indicatore dell’inflazione preferito della Fed, oltre agli indici Pmi preliminari di maggio e i prezzi al consumo del Regno Unito. Da monitorare anche i verbali della banca centrale americana, in attesa dell’eventuale accordo sul tetto del debito.