Chiusura Borsa Italiana: sprint di banche e titoli oil, Enel balza del 3,5%
Il Ftse Mib ha chiuso oggi in gran spolvero a +3,32% a quota 17.412 punti.
A dare sprint ai mercati sono le speranze di ulteriori stimoli. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha paventato una prolungata debolezza dell’economia Usa me ha indicato che la Fed ha ancora ulteriori munizioni per agire. A Wall Street inoltre si scommette sull’arrivo di un vaccino, dopo che la società biotech Moderna ha reso noto che, i test effettuati sull’uomo con il vaccino anti-coronavirus hanno dato esiti positivi, producendo anticorpi contro il virus in tutti i 45 partecipanti all’esperimento.
Da ricordare che oggi c’è stato lo stacco cedola di ben nove titoli del Ftse Mib con un peso dello 0,86% sull’indice.
Sul parterre di Piazza Affari in volata del 7,61% Tenaris che si accoda all’euforia dei prezzi del petrolio (+11% il WTI oltre i 32 $) sulle speranze di una risalita della domanda. Oltre +7% anche per Saipem. Segno più anche per ENI (+1,6%) che ha più che compensato l’effetto stacco cedola (saldo di 0,43 euro, con yield del 5%).
Molto bene le banche con Unicredit e Intesa Sanpaolo che hanno guadagnano rispettivamente il 5,91% e il 4,94%.
Seduta effervescente infine anche per Telecom Italia salita di oltre il 5,5% e anche le la big Enel a +3,52%. Secondo il Corriere Economia, Enel è in discussioni con Macquarie per cedere il 50% che detiene in Open Fiber. “L’indiscrezione è interessante in quanto la cessione della quota in Open Fiber da parte di Enel faciliterebbe i negoziati per la costituzione di una rete unica, vista la posizione scettica di Enel sul tema”, commenta Equita SIM.