Chiusura Borsa Italiana: Telecom maglia nera, in affanno anche STM
Il Ftse Mib ha chiuso oggi in calo dell’1,12% a 19.739 punti. Gli investitori hanno accolto con freddezza i messaggi arrivati dalla Fed che ha rivisto al rialzo di molto le stime sul PIL: Il numero uno Jerome Powell ha confermato che i tassi sui fed funds Usa saranno lasciati vicini allo zero, almeno fino a quando il tasso di inflazione Usa non salirà oltre il target del 2% per un periodo di tempo non specificato. Considerando anche quanto emerso dal dot-plot, i tassi potrebbero rimanere inchiodati allo zero fino al 2024
Tra i peggiori di giornata sul Ftse Mib spicca Enel (-2,57% a 7,37 euro). Oggi il cda dell’utility guidata da Francesco Starace esaminerà l’offerta vincolante formulata da Macquarie per il 50% di Open Fiber. Le ultime indiscrezioni vedono l’intervento del Tesoro sull’iter di cessione dell’intera quota detenuta da Enel in quanto CDP (che detiene il restante 50% di Open Fiber) vorrebbe detenere il controllo della maggioranza assoluta. Il Tesoro è anche azionista di riferimento di Enel.
Possibili complicazioni sul fronte rete unica hanno spinto forti vendite su Telecom Italia, peggior titolo di tutto il Ftse Mib con -2,79% in area 0,362 euro. Secondo quanto riferito da Bloomberg News, l’antitrust europeo starebbe monitorando attentamente gli sviluppi sulla fibra e sarebbe contrario alla creazione di un network nazionale unico controllato da Telecom Italia.
Chiusura in calo del 2,65% circa per Stm in scia alla debolezza dei tecnologici Usa. Infine, cali contenuti per FCA (-0,44%). I dati sulle immatricolazioni di nuove auto ad agosto segnalano per il gruppo del Lingotto un calo delle immatricolazioni di auto in Europa pari al 7,2% con una quota di mercato in discesa al 5,5%. Ad agosto il calo delle immatricolazioni si è attestato al 6,9%, con un aumento della quota di mercato al 5,7%.