Chiusura negativa a Piazza Affari (-0,4%)
Finale contrastato per le borse europee. Piazza Affari termina in rosso, con il Ftse Mib in calo dello 0,4% a 27.245 punti. Debolezza soprattutto su Pirelli (-2,15%), Interpump (-1,7%), Moncler (-1,6%) e Telecom Italia (-1,6%), mentre Recordati avanza del 4,1% ancora sostenuta dai conti.
Poco mossa Wall Street in attesa dell’incontro di domani fra Biden e il presidente della Camera McCarthy per sbloccare l’impasse sul tetto del debito. Intanto, l’indice manifatturiero Empire Fed statunitense di maggio è crollato a -31,8 punti dai 10,8 del mese precedente, contro i -3,8 punti attesi.
In Europa, la produzione industriale della zona euro cala del 4,1% a marzo, rispetto al -2,5% atteso su base mensile e al +1,5% precedente. Su base annua segna un -1,4% dal +2% precedente.
In mattinata la Commissione europea ha diffuso le proiezioni economiche aggiornate di primavera, rivedendo al rialzo le stime di inflazione al 5,8% (dal 5,6%) nel 2023 e al 2,8% (dal 2,5%) nel 2024. Per quanto riguarda il Pil, prevede un +1,1% quest’anno e +1,6% nel 2024. Con riferimento all’Italia, Bruxelles ha alzato le previsioni di crescita rispettivamente all’1,2% e all’1,1%.
Nei prossimi giorni verranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio degli Usa, oltre alla seconda lettura sul Pil e l’inflazione finale di aprile dell’eurozona. A livello internazionale, riflettori puntati sulle elezioni presidenziali in Turchia, destinate al ballottaggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso in area 187 bp e il decennale italiano risale leggermente al 4,18% dopo che venerdì Fitch ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook stabile e “obiettivi credibili”. L’agenzia di rating ha anche alzato le stime di crescita nel 2023 a +1,2% dal +0,5% precedente. A fine settimana arriverà poi il verdetto di Moody’s sul rating italiano.
Sul Forex, euro/dollaro poco mosso a 1,087 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) risale sopra i 75 dollari al barile.