Chiusura Piazza Affari: +1,09% il Ftse Mib sotto spinta banche e galassia Agnelli
Finale di ottava spumeggiante per Piazza Affari che ha trovato sponda in buoni riscontri dall’earning season europea. Il Ftse Mib ha così chiuso a 19.285 punti, in rialzo dell’1,09%. A dare spinta oggi all’equity europeo sono stati i conti oltre le attese di Barclays e Daimler, così come le indicazioni macro confortanti dai Pmi manifatturiero tedesco e dell’area euro in generale.
Tra i migliori performer di oggi le banche con +1,94% per Unicredit a 6,947 euro. Bene anche Intesa Sanpaolo a +1,59% e Bper (+1,43%) in quello che è l’ultimo giorno dell’aumento di capitale da 800 mln di euro. Spicca poi il +2% di Banco BPM (+1,43% a 1,67 euro) nonostante la bocciatura da buy a neutral decisa oggi da Goldman Sachs che ha comunque rivisto al rialzo del 9% la valutazione sull’istituto guidato da Giuseppe Castagna considerando una maggiore probabilità che la banca diventi target di acquisizione.
Goldman Sachs assegna rating “buy” a Bper, vista anch’essa come possibile protagonista nel prossimo round di M&A. Il target price a 12 mesi per Bper è di 2,20 euro, e incorpora una valutazione fondamentale su base standalone per il 70%, pari a 1,88 euro, e un valore M&A di 2,91 euro, che incide per il 30%.
Bene la galassia Agnelli con +2,53% per Exor e +1,85% CNH. Il titolo FCA (+1,2% a 11,1 euro) si conferma tra i più caldi di Piazza Affari con il newsflow legato alla nuova 500 elettrica che ha dato nuova linfa al titolo che viaggia sui massimi da fine febbraio e si è riportato sopra la soglia degli 11 euro. A dare fiato al rally odierno ci sono anche i conti della tedesca Daimler che ha riportato nel terzo trimestre 2020 un utile netto di 2,16 miliardi, superiore a quello del 3° trimestre 2019, ed ha alzato le stime di ebit 2020. Intanto, il presidente di FCA, John Elkann, ha dichiarato che sono già oltre 12mila gli ordini per il nuovo modello elettrico, dei quali l’80% arriva dall’estero. Il target di produzione è di 80mila auto. Olivier Francois, presidente del marchio FCA, ha rimarcato come il trend di mercato si sia rafforzato da luglio, anche se l’outlook del gruppo rimane cauto. François ha anche affermato che la piattaforma 500 BEV – che non ha nulla a che fare con le piattaforme PSA equivalenti – verrà utilizzata per sviluppare altri modelli. “È importante sottolineare che François ha dichiarato che FCA prevede di guadagnare con il nuovo modello 500 BEV”, rimarcano gli esperti di Banca Akros che hanno raccomandazione buy sul titolo Fca con prezzo obiettivo di 15 euro, ossia il 36,8% sopra i livelli di chiusura di ieri.
In testa oggi al Ftse Mib spicca la performance di Pirelli (+8,64% a 4,11 euro) in scia ai dati sui ricavi di Michelin che nei primi nove mesi ha accusato un calo del fatturato del 16,8% a/a e del 6% nel terzo trimestre e ha rivisto al rialzo la guidance 2020. Gli analisti di Equita Sim hanno promosso a Buy il titolo Pirelli grazie ai migliori volumi registrati.
Tra i migliori di oggi spicca anche il +4,4% di Moncler che ha cavalcato i conti del terzo trimestre archiviato con ricavi a 361,8 milioni (-15%), migliori dei 340,7 attesi dal mercato. Banca Akros ha rivisto al rialzo da 37,5 a 40,3 euro il target price del gruppo guidato da Remo Ruffini, con la valutazione che passa da ‘buy’ ad ‘accumulate’. I ricavi del terzo trimestre, pari a 361,8 milioni di euro, sono stati superiori al consensus del 4,7%, con “segnali incoraggianti – affermano da Akros – che sono apparsi nel mese di ottobre”.
Sul fronte opposto, ennesima seduta da dimenticare per Telecom Italia, arrivata a cedere nel corso della seduta il 2% con un minimo a 0,3173 euro. Da inizio anno il saldo di TIM è di oltre -42%. In attesa di sviluppi sul fronte rete unica, il prossimo catalyst sul titolo saranno i conti del prossimo 10 novembre. Ieri il ceo di Tim, Luigi Gubitosi, stando alle comunicazioni di internal dealing, ha acquistato 500 mila azioni TIM al prezzo medio di carico di 0,3275 euro ciascuna.