News Finanza Notizie Italia Chiusura Piazza Affari: Eni (-2,6%) cade sui conti, in affanno anche Saipem

Chiusura Piazza Affari: Eni (-2,6%) cade sui conti, in affanno anche Saipem

24 Aprile 2020 18:11

Chiusura debole per il Ftse Mib a 16.858 punti (-0,89%) con i mercati che hanno accolto con freddezza quanto emerso dal Consiglio Europeo, con nessun dettaglio su entità e tempistica del Recovery Fund, che arriveranno il 6 maggio per mano della Commissione Europea.

A condizionare oggi i mercati anche la notizia del possibile flop del farmaco anti-coronavirus di Gilead Sciences. Secondo il Financial Times, il farmaco antivirale Remdesivir non avrebbe portato alcun miglioramento sui pazienti trattati in un test clinico in Cina.

Male Eni che ha chiuso a -2,62% a 8,25 euro con il mercato che ha accolto con freddezza i conti del primo trimestre, chiuso in perdita per 2,93 miliardi di euro a causa di Covid-19 e della caduta repentina del prezzo del petrolio. L’utile operativo adjusted è pari a 1,31 miliardi, -44% rispetto al trimestre 2019. “Risultati 1Q20 migliori a livello operativo, outlook più debole delle attese”, rimarcano gli esperti di Equita. Il cda di ENI ha inoltre deliberato una emissione obbligazionaria da 4 miliardi a supporto della struttura finanziaria.

Peggio ha fatto Saipem con -3,8%. Alla luce dei riscontri arrivati dal primo trimestre, Credit Suisse ha ridotto la sua valutazione su Saipem da 2,1 a 1,80 euro, con giudizio underperform confermato. “Anche se Saipem non ha diffuso una guidance per l’intero anno, è chiaro dai numeri del primo trimestre e dai commenti del management che non avevamo tagliato abbastanza le stime, dicono gli analisti che hanno tagliato le stime di ebitda 2020 del 22%. Taglio del 7% delle stime di ebitda 2020-2022 da parte di Equita che conferma hold con prezzo obiettivo sceso del 9% a 3,10 euro.

Bene oggi Prysmian (+0,6% a 16,03 euro) nonostante Credit Suisse abbia ridotto il giudizio da outperform a neutral limando al ribasso il prezzo obiettivo da 21 a 17 euro. La casa d’affari elvetica ritiene che l’esposizione ciclica e l’effetto leva probabilmente supereranno i driver di crescita secolari per il gruppo di cavi.

Bocciatura anche per Campari (+0,78%) con gli analisti di Jefferies che hanno ridotto la raccomandazione da buy a hold.