Chiusura positiva per Piazza Affari: ENI in testa, male TIM
Ritorna un cauto ottimismo sui mercati sulla speranza che la nuova variante Omicron si caratterizzi per sintomi lievi, anche se l’allerta globale ha comportato contromisure dure da parte di molti paesi.
L’indice Ftse Mib è andato a chiudere le contrattazioni a +0,73% a 26.041 punti. Sotto i riflettori anche oggi Telecom Italia (-1,96% a 0,471 euro) che ha reagito male in Borsa a quanto emerso dal cda straordinario di venerdì. La tlc italiana ha accolto la decisione dell’AD Luigi Gubitosi di rimettere le deleghe al consiglio. Pietro Labriola, ceo di TIM Brasil, è stato nominato direttore generale. Il presidente Salvatore Rossi avrà le responsabilità e deleghe relative a Partnership&Alliances, Institutional Communications, Sustainability Projects & Sponsorship, Public Affairs, nonché la responsabilità di gestione degli assets e delle attività di Tim di rilevanza strategica per il sistema di difesa e di sicurezza nazionale.
Tra le banche è rimasta indietro Intesa (-0,63%).
ENI (+2,34% a 11,8 euro) ha guidato l’ascesa dei titoli oil in scia al rimbalzo del petrolio dopo il tracollo del 13% di venerdì. L’OPEC+ si riunirà giovedì per decidere se adeguare il suo piano per aumentare la produzione di 400.000 barili al giorno da gennaio. L’OPEC+ potrebbe valutare di sospendere l’aumento della produzione in risposta alla diffusione di Omicron.
Rialzo di oltre l’1% in area 5 euro per Snam che ha presentato il nuovo piano 2021-2025 con visione al 2030 che prevede investimenti in aumento a 8,1 mld (+700 mln rispetto a precedente piano) e +4,5% medio annuo dell’ebitda.
Poco mossa Stellantis (+0,01%) che ha annunciato un accordo con Vulcan Energy per la fornitura in Europa di idrossido di litio per batterie, da utilizzare nei veicoli elettrificati del Gruppo Stellantis. L’accordo quinquennale prevede l’inizio delle spedizioni nel 2026. Oggi Citi ha riavviato la copertura su Stellantis con buy e tp a 23 euro.