Cina, calo delle borse per la terza sessione consecutiva
Le piazze finanziarie maggiori della Cina hanno concluso la giornata in calo, segnando la terza seduta consecutiva di perdite.
La causa principale di questa flessione riguarda i timori che gli Stati Uniti possano decidere di imporre restrizioni più severe sulle esportazioni verso la Cina, con un focus particolare sul settore tecnologico. Questa situazione ha avuto un impatto negativo sul sentiment degli investitori.
Ad aggravare il quadro ci sono state anche le preoccupazioni continue sulla crescita economica cinese, esacerbate da alcuni resoconti sugli utili societari che non hanno soddisfatto le aspettative e dalla persistente instabilità del settore immobiliare. Nonostante questo, però, lo yuan è riuscito a recuperare dai minimi di quattro mesi raggiunti la settimana precedente, grazie all’intervento delle principali banche statali cinesi che hanno scambiato dollari per yuan per tentare di fermare il declino.
L’indice composito di Shanghai ha registrato una chiusura in ribasso dello 0,71% a 3.026 punti, mentre l’indice di Shenzhen ha visto un calo dello 0,54% a 3.525 punti. La borsa di Hong Kong ha subito un calo più moderato, con l’indice Hang Seng che ha perso lo 0,16% chiudendo a 16.473 punti. Anche l’indice Hang Seng Tech ha subito una flessione, calando dello 0,54%.
Contrariamente a questa tendenza generale, le azioni di Baidu, il gigante cinese dell’internet, hanno mostrato un aumento significativo del 2,55% dopo la diffusione di notizie secondo cui l’azienda è sarebbe in trattative con Apple per l’uso dei suoi modelli di intelligenza artificiale nel software degli iPhone in Cina.
Anche Meituan, l’applicazione per la consegna di cibo, ha registrato una crescita del 5,04% nelle transazioni di Hong Kong, grazie a utili trimestrali che hanno superato le previsioni.