Cina medita nuovi stimoli dopo ulteriori tariffe Usa. Analisti tagliano stime

I leader della Cina dovrebbero incontrarsi oggi per discutere ulteriori stimoli economici, in seguito all’inasprimento delle tariffe da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’incontro si focalizzerà su misure di supporto per il settore immobiliare, la spesa dei consumatori e l’innovazione tecnologica.
Ieri, la Cina ha annunciato che imporrà dazi dell’84% su tutte le importazioni dagli Stati Uniti a partire dal 10 aprile, in risposta alla tariffa del 104% annunciata dagli Stati Uniti sui beni cinesi. Successivamente, Trump ha ulteriormente aumentato i dazi sulla Cina al 125%, sospendendo invece le imposte su altri partner commerciali.
Gli economisti stanno iniziando a considerare l’impatto delle tariffe sull’economia cinese. Goldman Sachs ha abbassato la sua previsione per la crescita del Pil della Cina al 4% nel 2025 e al 3,5% nel 2026, rispetto al 4,5% e al 4% precedenti. Citigroup ha ridotto la previsione per quest’anno al 4,2% dal 4,7% precedentemente stimato, citando poche possibilità di un accordo tra Stati Uniti e Cina dopo le recenti escalation. Bloomberg Economics ha affermato che le tariffe statunitensi infliggeranno un colpo devastante alle esportazioni cinesi, rischiando di danneggiare fino al 3% del PIL.