Cina: Pmi servizi rallenta a maggio, si intensificano pressioni inflazionistiche
Nel mese di maggio il Pmi servizi della Cina elaborato congiuntamente da Caixin e Markit ha segnato un calo a 55,1 punti rispetto ai precedenti 56,3 punti. Il dato ha disatteso le stime di 56,2 punti, rimanendo comunque in fase di espansione, in quanto superiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori al di sopra) e di contrazione (valori al di sotto).
In flessione anche il Pmi Composite, sceso a 53,8 punti dai 54,7 punti di aprile.
I dati hanno scontato il calo della domanda estera, e la componente degli ordini alle esportazioni, scivolata in contrazione. La crescita dei nuovi ordinativi, inoltre, ha rallentato il passo.
Detto questo, le aziende attive nel settore servizi hanno incrementato la loro forza lavoro per il terzo mese consecutivo.
Le pressioni inflazionistiche sono però salite, con i costi input aumentati a maggio a un ritmo più elevato. In particolare, sono aumentati i costi delle materie prime, i prezzi energetici, il costo del lavoro e dei trasporti.