Comprare casa: a Milano, Verona e Roma le percentuali più alte di acquirenti da altre province
Milano, Verona e Roma sono le città con le percentuali più alte di acquisti di case da parte di persone in arrivo da altre province: rispettivamente 13,2%, 12% e 10,6%. Percentuali in aumento rispetto a un anno fa, quando ad esempio a Milano gli acquirenti in arrivo da altre province si fermavano al 10,9%. Lo rileva l’ufficio studi di Tecnocasa, in base ai dati del primo semestre dell’anno.
In generale, a Milano si registra l’81,7% di compravendite da parte di residenti, il 5,1% in arrivo dall’hinterland e il 13,2% in arrivo dalle diverse province dello stivale. A Verona il 69,3% delle compravendite riguarda persone già residenti in città, il 18,7% riguarda acquirenti in arrivo dall’hinterland ed il 12% riguarda persone in arrivo dalle altre province italiane. Per quanto riguarda Roma si registra un 85% di compravendite effettuate da persone già residenti in città, un 4,3% di transazioni concluse da acquirenti in arrivo dalla provincia della capitale stessa e un 10,6% di compravendite effettuate da persone in arrivo dalle altre province d’Italia. Seguono le altre grandi città che hanno una più bassa percentuale di transazioni immobiliari concluse da persone in arrivo da altre province: Torino 8%, Firenze 7,7%, Bari 7,5%, Genova 5,8%, Bologna 5,1%, Napoli 4,3 e Palermo 2,8%.
Spesso chi arriva da fuori è un investitore, a Milano ad esempio il 32% degli acquirenti che arrivano da altre province compra per investimento.
Dato interessante quello che mostra come in alcune delle grandi città a comprare siano quasi esclusivamente persone già residenti: a Genova ben il 91,3%, a Bologna l’87,2% e a Palermo l’86,5%. Inoltre, Bari, Torino e Verona sono le metropoli nelle quali la percentuale di acquisto da
parte di persone provenienti dall’hinterland è più elevato: Bari 28,3%, Verona 18,7% e Firenze 17,3%.
Il semestre appena concluso è stato segnato dall’emergenza Covid, ma i risultati dell’indagine comunque non evidenziano particolari variazioni rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente: attualmente, infatti, nelle grandi città analizzate, la media di acquirenti in arrivo da altre province si attesta al 7,7%, stessa quota raggiunta anche nel 2019. Bisognerà quindi attendere i prossimi semestri per capire se l’emergenza sanitaria sortirà concretamente qualche effetto sui flussi migratori degli acquirenti e sulle loro scelte.