Compravendite: scontistica media giù del 7,8% nei primi sei mesi dell’anno
In Italia la scontistica media, ossia quanto viene ribassato il prezzo di richiesta della proprietà durante la trattativa che porta poi alla compravendita finale, nel primo semestre del 2022 è pari al 7,8%, in calo rispetto al 2021. Così l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa secondo cui a seconda della vetustà dell’immobile si registra un ribasso maggiore per le tipologie usate (-8,0%) rispetto a quelle nuove/ristrutturate (-5,7%). Le prime, infatti, quasi sempre necessitano di interventi di riqualificazione e, di conseguenza, si tratta maggiormente sul prezzo alla luce degli ulteriori costi che si dovranno poi sostenere per rimodernare l’abitazione. Questo spiegherebbe perché su queste soluzioni la riduzione di prezzo è leggermente superiore, ancora di più adesso con il rincaro delle materie prime. In particolare, sulle nuove costruzioni il gap tra prezzo richiesto e prezzo di conclusione dell’affare si assottiglia.
L’analisi per tipologie immobiliari evidenzia che, le diminuzioni più forti di prezzo nella prima parte del 2022, interessano in particolar modo le soluzioni acquistate per investimento, potendo contare sul potere di acquisto dell’acquirente. Queste, infatti, registrano un ribasso del -11%. Seguono i monolocali (-10,4%) e le soluzioni economiche (-10,1%). Chi vende per necessità, dovendo recuperare capitale è maggiormente disposto ad accettare prezzi più bassi (-9,2%). Ribasso superiore alla media anche per le soluzioni indipendenti (-8,8%) e per gli immobili posizionati al piano terra (-8,2%).