Consob: nel 2022 più investitori dichiarano disagio nel gestire il proprio denaro
Nel 2022 è aumentata la quota di investitori che dichiara di provare disagio nella gestione del proprio denaro, mentre è sostanzialmente stabile la percentuale di intervistati che si ritengono auto-efficaci nel raggiungimento dei propri obiettivi finanziari. Queste alcune evidenze che emergono dall’ottavo Rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane condotto su 1.436 investitori intervistati nei mesi di giugno e luglio 2022.
“L’inflazione ha sempre legami con la quantitá di moneta e questa con il finanziamento della spesa pubblica attraverso l’indebitamento statale: essa opera come una tassa occulta e iniqua violando il fondamento democratico della No taxation without representation”, ha detto il presidente della Consob, Paolo Savona, durante la presentazione del rapporto. “Per queste principali ragioni, alla politica monetaria è stata riconosciuta una condizione di indipendenza operativa dagli organi della democrazia. Negarla significa mettere in dubbio il funzionamento della democrazia su cui si basa la non meno rilevante funzione di utilitá della politica sociale”, ha precisato Savona.
Un punto di attenzione che emerge dal Rapporto Consob è la conoscenza del concetto di inflazione: sembra comprenderne gli effetti il 65% del campione (anche se emergono divari significativi tra fasce di età, aree di residenza e fasce di reddito); tra gli investitori che nell’attuale contesto economico preferiscono detenere i propri risparmi in un conto corrente e tra quanti indicano l’inflazione tra i fattori di difficoltà nella gestione delle finanze personali rispettivamente più di un terzo e circa un quarto non coglie l’impatto della crescita dei prezzi sul proprio potere di acquisto.