Consob, Savona: debito-Pil al 200% possibile in caso fiducia e con risparmio, Giappone lo dimostra
“La teoria economica e la ricerca empirica non hanno fornito una risposta univoca su quale sia il legame ottimale tra il debito pubblico e il PIL, soprattutto se il rapporto è valutato in modo indipendente dallo stato della fiducia”. E’ quanto ha detto il numero uno della Consob Paolo Savona, nell’incontro annuale con il mercato finanziario, per la prima volta nelle vesti di presidente della Commissione, a Palazzo Mezzanotte.
Savona ha ripreso l’esempio del Giappone:
“L’esempio del Giappone è istruttivo: se la fiducia nel paese è solida e la base di risparmio sufficiente, livelli di indebitamento nell’ordine del 200 per cento rispetto al PIL non contrastano con gli obiettivi economici e sociali perseguiti dalla politica. Ciò non significa che non esista un limite all’indebitamento ma, come insegna un elementare criterio di razionalità economica, per garantirne la sostenibilità il suo saggio di incremento deve restare mediamente al di sotto del saggio di crescita del PIL. Ogni indicatore che comporta l’esistenza di un limite oggettivo alla crescita, come l’output gap, resta privo di validità storica e pratica, ancor prima che logica. Se il criterio di razionalità indicato venisse accettato a livello europeo e fosse rispettato dalle autorità di Governo, si restituirebbe ai debiti sovrani, incluso quello italiano, la dignità di ricchezza protetta che a essi attribuiscono giustamente gli investitori. Il raggiungimento di questa condizione allontanerebbe i sospetti sulla possibilità di insolvenza del nostro debito pubblico, oggettivamente infondati”.