Conti correnti sempre più digitali e liquidi, nuovo record delle somme parcheggiate
Gli italiani fanno ricorso sempre di più a internet per le loro operazioni bancarie. Secondo l’Osservatorio ConfrontaConti.it, il canale privilegiato dai risparmiatori per aprire conti correnti è sempre di più il web. Perché più conveniente, più rapido e diretto, più riservato. La quota di chi ha utilizzato la rete è infatti salita al nuovo record del 68% del totale, in ulteriore aumento dal 66% registrato nel secondo semestre del 2018. Una tendenza che è ancora più evidente se si guarda la statistica del 2010, quando nel secondo semestre di quell’anno chi utilizzava i computer (oggi anche cellulari) per interfacciarsi con gli istituti di credito erano appena il 28%.
In nove anni dimezzati i correntisti divisi tra filiale e web
Senza contare il confronto che questi dati hanno rispetto alle quote delle operazioni fatte dai risparmiatori solo tramite filiale (in calo al 5,7% dal 6,1% nel secondo semestre del 2018) e con quelle di chi usa a volta lo sportello e a volte la rete (26,3% contro 27,9%). Ed è probabilmente da quest’ultima fascia che il web sta erodendo i correntisti, indicata in costante discesa dal primo semestre del 2013, quando stazionava sopra il 50%. Si sta assottigliando anche la quota dei correntisti che vanno esclusivamente allo sportello (oggi al 5,7% contro il 6,1% della seconda metà del 2018 e il 20% del 2010).
Le incertezze spingono al nuovo record il saldo attivo
Nel frattempo i risparmiatori italiani hanno continuato a mantenere sempre più liquidità nei loro conti correnti. Il panorama internazionale tutt’altro che tranquillo, con la guerra dei dazi Usa-Cina e l’incognita Brexit, e l’incertezza sulla situazione economica interna stanno spingendo infatti gli italiani a essere più parsimoniosi. Nel primo quadrimestre di quest’anno il saldo attivo dei conti correnti ha aggiornato il nuovo massimo assoluto a 16.032 euro, segnando un balzo significativo dai 14.189 del secondo semestre del 2018. Il saldo segna così il quinto aumento consecutivo, dal minimo di periodo (11.189 euro) del secondo semestre del 2016. Nel dettaglio, la quota dei conti con un saldo superiore ai 10mila euro nel primo quadrimestre ha consolidato la prima posizione collocandosi al 36,3% del totale (dal 33,3% del secondo semestre 2018), anche se in lieve assestamento dal 36,7% segnato nel periodo gennaio-marzo. In ascesa anche il trend dei conti il cui saldo è compreso tra 5.001 e 10mila euro, al 20,3% dei rapporti bancari (19,5% nell’ultima frazione del 2018). Segno negativo invece per i conti correnti con saldi più bassi: al 17,3% quelli inferiori a mille euro (18,8%), all’11,5% quelli fino a 3mila euro (13%) e al 14,6% quelli compresi tra 3mila e 5mila (15,4%).