Credit Agricole Italia: Opa CreVal non provoca danni a rapporti con Banco BPM e UniCredit
“Con Banco Bpm abbiamo un rapporto di partnership molto importante. Siamo soci in Agos e abbiamo acquistato l’anno scorso Pro Family. Parliamo di una produzione annua che supera gli 800 milioni. Siamo convinti che questa operazione Creval (Opa su Credito Valtellinese) non andrà in alcun modo a incrinare questo rapporto e, anzi, intendo inserire Agos nella partnership con Creval e di questo beneficerà anche Banco Bpm”. Così il numero uno di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Radiocor Il Sole 24 Ore, nel presentare l’Opa lanciata oggi dalla banca su Credito Valtellinese. Il titolo Credit Agricole sale del 2,77% circa alla borsa di Parigi.
Credit Agricole Italia è controllata per il 75,6% dalla francese Crédit Agricole S.A. (‘CASA’). L’Opa, tutta in cash, è stata lanciata per un valore di 10,50€ per ogni azione Credito Valtellinese.
Il prezzo corrisponde a un investimento totale di 737 milioni di euro parte di Crédit Agricole Italia per arrivare a detenere il 100% delle azioni di Credito Valtellinese e rappresenta un premio del 21,4% rispetto al prezzo di Credito Valtellinese al 20 Novembre 2020.
Stessa cosa, ha aggiunto Maioli, vale per “la partnership con UniCredit”, che è nata atttraverso l’acquisizione di Pioneer da parte di Amundi.
I vertici di Credit Agricole Italia hanno precisato che l’aumento di capitale che Credit Agricole Italia lancerà per sostenere l’opa sul Credito Valtellinese sarà offerto a tutti i soci, tra cui le fondazioni, che hanno in mano il 14,9% del capitale. In ogni caso, hanno puntualizzato, la capogruppo francese Credit Agricole è “pronta a sottoscrivere l’intero ammontare se le fondazioni non volessero seguire l’aumento”.