Credito Valtellinese: titolo in forte rialzo dopo risultati preliminari 2017
Credito Valtellinese ha pubblicato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2017. Il titolo oggi guadagna il 4,5% a 11,12 euro sovraperformando il mercato del 6 per cento.
Il margine di interesse si attesta a 392 milioni, in flessione del 7% rispetto a 422 milioni del 2016, risentendo della contrazione dei volumi e della compressione degli spread. Positiva la dinamica delle commissioni nette, che ammontano a 292 milioni, in crescita del 4% su base annua, trainata dalla significativa performance delle commissioni attive di gestione, intermediazione e consulenza (+18,7% su base annua). I proventi operativi raggiungono 508 milioni, a fronte di 708 milioni del periodo di confronto. Gli oneri operativi totalizzano 492 milioni rispetto a 590 milioni del 2016. Il risultato netto della gestione operativa si attesta così a 16 milioni di euro, che si rapportano a 117 milioni di euro del 2016.
Sul fronte patrimoniale, il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2017 registra una consistenza di 1.442 milioni, rispetto a 1.753 milioni al 31 dicembre 2016. Il patrimonio netto tangibile di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2017 registra una consistenza di 1.398 milioni rispetto a 1.708 milioni al 31 dicembre 2016 e a 1.316 milioni del 30 settembre 2017.
In applicazione del regime transitorio (“phased in”), il Common Equity Tier1 (CET1) è pari a 1.374 milioni a fronte di attività di rischio ponderate (RWAs), calcolate con il metodo standard, per 12.944 milioni. Il totale dei fondi propri assomma a 1.623 milioni. I coefficienti patrimoniali in regime di phased in risultano superiori rispetto ai requisiti patrimoniali specifici minimi SREP per il gruppo Creval, notificati dalla Banca d’Italia in data 29 marzo 2017.
Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 2,2 miliardi, rispetto a 3,2 miliardi a fine dicembre 2016. La riduzione è essenzialmente riconducibile alle cessioni effettuate nel periodo e principalmente all’operazione Elrond. Il coverage ratio dei NPE complessivi è pari a 45,3%, rispetto a 41,5% a fine dicembre 2016. Nel dettaglio, le sofferenze nette si attestano a 0,7 miliardi, con un coverage ratio pari a 62,3%, le inadempienze probabili a 1,4 miliardi, con un coverage ratio del 33,6%, mentre le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono poco più di 103 milioni.