Crisi governo, il tramonto del governo Draghi: spread BTP-Bund, fino a che punto può infiammarsi?
Così Annalisa Piazza, Fixed-Income Research Analyst di MFS Investment Management, commenta la crisi di governo italiana nella nota “Tramontato il governo di Draghi: maggiore volatilità in arrivo”. Piazza parla di una “giornata surreale in cui i partiti più populisti hanno cercato di fare mosse tattiche per riguadagnare un po’ della popolarità perduta (sia la Lega che il Movimento Cinque Stelle hanno ottenuto punteggi a una cifra negli ultimi sondaggi)”, facendo riferimento alla decisione di M5S, Lega e Forza Italia di “astenersi dal voto di fiducia” al Senato nella giornata di ieri.
Il risultato, ha commentato l’esperta, “è forse il peggiore esito della crisi iniziata la scorsa settimana e si prevede una maggiore frammentazione. Il Presidente Mattarella potrebbe decidere di sciogliere il Parlamento già la prossima settimana, dopo aver consultato i Presidenti delle due Camere. Si potrebbe tentare di formare una maggioranza di governo alternativa o di nominare Draghi come commissario. Riteniamo improbabile che entrambi gli scenari si verifichino”.
“Nel breve termine – aggiunge Piazza – l’esito degli sviluppi politici potrebbe aumentare ulteriormente la confusione sullo strumento anti-frammentazione della BCE, che non è chiaramente finalizzato a ridurre il rischio politico. Nel frattempo, la BCE si troverà in una situazione molto scomoda quando i rischi di rallentamento della crescita italiana (insieme all’intensificarsi di condizioni di finanziamento più severe) si riverseranno su altre economie dell’Eurozona (quelle con i legami commerciali più profondi saranno le prime a risentirne). Aumenterà anche il rischio di un deterioramento nella trasmissione delle politiche, indipendentemente dai fattori che ne sono alla base”.
“È probabile che nelle prossime settimane lo spread BTP/Bund si allarghi – prevede l’analista della divisione di Fixed-Income Research di MFS Investment Management – Escludiamo che lo spread raggiunga i livelli visti durante la Crisi Finanziaria Globale o nel 2018-19, quando si discutevano le questioni esistenziali dell’Eurozona, ma è certo che ulteriori incertezze saranno scontate nei prezzi”.