DEF e mercati: deficit sotto 2% farebbe scattare gli acquisti su Piazza Affari (analisti)
Conto alla rovescia per la presentazione del DEF, prevista entro giovedì 27. Il Documento di programmazione economico-finanziario rappresenta un test importante per l’Italia e il mercato nei prossimi giorni potrebbe prendere direzioni differenti a seconda dei numeri che verranno snocciolati dal governo.
Le ultime stime indicano una misura vicina al 2% che, benchè lontana dal limite del 3% posto dall’Unione Europea, aumenterebbe la spesa da 29 a 38,7 miliardi di euro. “Tutto ciò che dovesse rientrare sotto la soglia del 2%, invece, potrebbe rappresentare un evento positivo per i titoli e la Borsa italiana”, asserische Vincent Mivelaz, analista di Swissquote.
In generale, considerando che l’Italia rimane il secondo Paese dopo la Grecia con il maggior debito in percentuale al Pil che, da solo, rappresenta il 24% del debito totale di tutti gli Stati dell’Unione, Mivelaz ritiene che le previsioni non possono che essere di una forte perplessità da parte della UE “che dunque potrebbe o respingere interamente la manovra economica o chiedere una politica fiscale più flessibile che in ultima analisi significherebbe minori risorse da spendere”. Pertanto, a detta dell’esperto di Swissquote, fintantochè il limite del deficit al 3% verrà rispettato, l’impatto limitato sulla moneta unica sarà limitato.