Di Maio ribadisce deficit al 2,4% nel triennio, spread torna in area 300 pb
Luigi Di Maio spegne gli entusiasmi del mercato circa la possibilità di una correzione degli obiettivi di deficit per il 2020 e il 2021. Il vice premier, intervenendo questa mattina alla Camera, ha affermato che il rapporto deficit/Pil indicato nella Nota di aggiornamento al DEF rimarrà fissato nel triennio a 2,4% sia per il 2019 che per i due anni successivi.
“Se scende è perché accelera la crescita e nei prossimi anni potremo fare tagli sugli sprechi che andranno a regime, non certo per il taglio alle misure sociali, ai rimborsi ai truffati delle banche”, ha detto Di Maio, aggiungendo: “Se nel 2020 e nel 2021 con crescita, clausola di salvaguardia e taglio agli sprechi si abbassa il deficit, noi siamo ancora più contenti”.
Parole che hanno frenato circa l’ipotesi circolata sulla stampa circa un obiettivo di deficit al 2,2% nel 2020 e al 2% nel 2021.
Lo spread è ritornato in area 300 pb dopo il deciso ritracciamento in avvio di giornta sotto 290 pb.