Diesel in Ue scarseggia: TotalEnergies decide di uscire dal greggio e prodotti raffinati russi
Il diesel scarseggia in Europea e a dirlo è una fonte autorevole, ossia la francese TotalEnergies che dettaglia tutte le sue attività per uscire dalla Russia.
Dopo le gravi e infondate accuse di “complicità in un crimine di guerra”, TotalEnergies spiega nel dettaglio come intende svolgere le proprie attività nei confronti della Russia. In primo luogo, la compagnia petrolifera intende garantire il rigoroso rispetto delle sanzioni europee, attuali e future, qualunque siano le conseguenze per la gestione dei propri asset in Russia e avviare la graduale sospensione delle proprie attività in Russia, garantendo la sicurezza del proprio personale.
TotalEnergies ricorda di non gestire alcun giacimento di petrolio o gas, né alcun impianto di gas naturale liquefatto (GNL) in Russia. La società francese è azionista di minoranza di varie società private russe, Novatek (19,4%), Yamal LNG (20%), Arctic LNG 2 (10%), TerNefteGaz (49%) e queste società sono gestite da personale proprio con un numero limitato di TotalEnergies distacchi. TotalEnergies è anche partner del 20% della JV Kharyaga gestita da Zarubezhneft. La Società ha certamente contribuito alla fase di realizzazione dei progetti di queste società ma non ha attività o responsabilità operative su tali cantieri. TotalEnergies ha deciso di sospendere i suoi sviluppi commerciali nei settori delle batterie e dei lubrificanti in Russia.
Infine la società ha reso noto di voler prendere unilateralmente la decisione di non concludere o rinnovare più i contratti per l’acquisto di petrolio e prodotti petroliferi russi, al fine di fermare tutti gli acquisti di russi petrolio o prodotti petroliferi, il prima possibile e al più tardi entro la fine del 2022. Una notizia che non sorprende come afferma Gabriel Debach, market analyst di eToro secondo cui “un eventuale embargo energetico europeo avrebbe dunque un effetto maggiore nel colpire l’economia russa. E’ poco probabile, tuttavia, che ad essere colpito sia il gas. Nonostante il recente accordo della Germania con il Qatar, infatti, rimane ancora un’eccessiva dipendenza da Mosca, considerata anche l’assenza di vere alternative. Questo lascerebbe aperta la porta a una probabile sanzione nei confronti del petrolio russo. Nella nota, tuttavia, fanno riflettere gli avvertimenti sul “deficit” del Diesel.”