Draghi all’Italia: “Lavoro, concorrenza, giustizia e scuola le riforme per la crescita”
Tra le riforme chiave su cui deve lavorare l’Italia “ci sono quelle per il mercato del lavoro, ma anche dei prodotti, c’è l’aumento della concorrenza, del sistema giudiziario, della scuola: questi sono i temi se la priorità è crescere”. Così il il presidente della Bce Mario Draghi all’Europarlamento nell sua ultima audizione nelle vesti di numero uno della banca centrale in vista del 1° novembre quando passerà il testimone a Christine Lagarde. “Ogni Paese ha la propria agenda per le riforme strutturali, che non e’ solo necessario che siano fissate nella legge di bilancio, ma riflettono un concetto, una categoria più ampia e questo vale anche per l’Italia” ha detto Draghi
“La politica di bilancio deve dare un contributo più decisivo al superamento delle difficoltà attuali. Su questo il consenso dei governatori Bce è unanime” ha detto Draghi che poi fa un monito preciso ai vari paesi. “Dati l’indebolimento delle prospettive economiche e la continua prominenza dei rischi di peggioramento, i governi con spazio di bilancio che stanno fronteggiando un rallentamento dell’economia devono agire in modo effettivo e rapidamente” ha detto Draghi. “I governi nei Paesi con alto debito pubblico devono perseguire politiche prudenti e rispettare gli obiettivi di bilancio in termini strutturali’”.