Duello sui mini-Bot: da Confindustria secco no, ma Giorgetti tira dritto
Continua a tener banco l’argomento mini-Bot. Dopo l’affondo di Mario Draghi che ha parlato di mini-Bot come moneta parallela e quindi “illegali”. Netto il no anche di Confindustria. “Significa debito pubblico – ha detto il presidente Vincenzo Boccia – e noi non possiamo più realizzare debito pubblico, salvo che lo facciamo per investimenti nella logica degli eurobond, da concordare con gli altri Paesi”.
Dalla Lega però rilanciano. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha detto che tutte le soluzioni nuove sono contestate, non dico che siano la Bibbia, ma sono una proposta per accelerare i pagamenti, una delle possibilità, una delle soluzioni: ma la strada maestra è quella della crescita”. Prende posizione anche il leader leghista Matteo Salvini: “Le monete alternative le usiamo al Monopoli”, facendo capire che lui non vede i mini-bot come moneta parallela. “C’è emergenza di pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di famiglie e imprenditori, in che forma restituirli è tutto da valutare”.