Effetto Nvidia sui mercati: soffrono i colossi dei chip made in Asia. Borsa Tokyo resiste ai sell
Anche i mercati asiatici, così come a Wall Street i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq Composite, pagano la delusione dei trader per i numeri arrivati nella serata italiana di ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni della borsa Usa, dal colosso americano dei chip per l’AI Nvidia.
Il calo del titolo Nvidia, che nelle contrattazioni afterhours di Wall Street ha ceduto fino a -8% mette sotto pressione le azioni dei titani dell’hi-tech made in Asia.
Sotto pressione alla borsa di Seoul i titoli del colosso dei semiconduttori sudcoreano SK Hynix, che hanno perso più del 5%, così come di Samsung Electronics.
L’indice Taiwan Weighted Index della borsa di Taiwan ha ceduto più dell’1% (ora -0,75%), guidando le perdite dell’azionario asiatico, zavorrato in particolare dalle azioni di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, così come da quelle Hon Hai Precision Industry -conosciuta in tutto il mondo come Foxconn.
A Wall Street i futures sul Nasdaq sono scesi fino a -0,90%, a conferma della delusione dei mercati per la trimestrale diffusa dal colosso produttore di chip per l’AI Nvidia.
Una trimestrale brillante, accompagnata tuttavia da una guidance che non è stata all’altezza delle aspettative dei mercati.
Se la borsa di Tokyo è riuscita in qualche modo a resistere – l’indice Nikkei 225 ha perso appena lo 0,02%, a quota 38,362.53 punti -, il resto delle borse asiatiche ha fatto e sta facendo peggio, a eccezione della borsa di Hong Kong, che sale dello 0,22%. La borsa di Shanghai arretra alle 8.30 circa ora italiana dello 0,33%, la borsa di Sidney ha ceduto lo 0,32%, Seoul è in calo dello 0,90%.