Elezioni midterm Usa, parla il gestore: riflessi su mercati, tasse, debito e Fed
Elezioni midterm Usa per il rinnovo del Congresso. Mentre i primi risultati danno la vittoria dei Repubblicani alla Camera dei Rappresentanti, a fronte del testa a testa nel Senato, Maria Municchi (M&G Investments) dirama una nota in cui fa il punto della situazione, illustrando la possibile reazione dei mercati. Gestore di gestore di M&G (Lux) Sustainable Allocation Fund, M&G Investments, Municchi scrive in una nota che “le elezioni di midterm negli Stati Uniti sembrano volerci tenere con il fiato sospeso fino all’ultimo, soprattutto per quanto riguarda il Senato, dove i democratici detengono una maggioranza risicata e potenzialmente fragile”.
“Gli ultimi sondaggi – continua il gestore di M&G Investments – indicano che i repubblicani siano in procinto di prendere il controllo della Camera, ma anche una vittoria repubblicana al Senato non è fuori portata. Storicamente, le elezioni di metà mandato non sono favorevoli per il partito politico al potere (soprattutto durante il primo mandato del presidente). Lo stato dell’economia statunitense è in primo piano nella mente della maggior parte degli elettori, in particolare la corsa dei prezzi al consumo e il rischio di una recessione. Se i repubblicani conquistano una o entrambe le camere del Congresso, potremmo entrare in un periodo di inazione legislativa su questioni importanti come la tassazione, le misure di stimolo e il tetto del debito. Un risultato del genere potrebbe dare alla Fed una maggiore influenza sulla politica economica in un momento critico per il Paese”.
“Prevediamo – sottolinea Maria Municchi – che la volatilità del mercato legata all’esito delle elezioni sarà limitata e che gli investitori si concentreranno maggiormente sui dati dell’inflazione statunitense in uscita venerdì, e in particolare su eventuali segnali di allontanamento dell’inflazione rispetto alle attese. Ci aspettiamo una conferma della tendenza al ribasso e la valutazione delle aree in cui l’inflazione rimane più stabile, a conferma del recente messaggio della Fed”.