Elezioni politiche italiane, Algebris: dopo vittoria Meloni radar mercati su nomina ministro Economia e legge di bilancio
Il team strategie di credito globale di Algebris commenta la vittoria alle elezioni politiche italiane di Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia, e la prospettiva di un governo di centrodestra, che seguirà il governo Draghi. Viene messa in evidenza l’importanza che un eventuale governo Meloni rispetti il PNRR di Mario Draghi. Ovviamente, i mercati attendono con trepidazione anche la legge di bilancio che sarà proposta dal nuovo esecutivo:
“Le elezioni italiane si sono concluse con una solida vittoria della coalizione di destra. I tre partiti hanno ottenuto complessivamente circa il 44% dei voti, portando la coalizione ad avere una maggioranza assoluta, secondo l’attuale sistema, in entrambe le Camere. Fratelli d’Italia (il partito di Giorgia Meloni) ha dato una grande dimostrazione di forza, raggiungendo il suo massimo storico in termini di preferenze, pari al 26%, circa l’8% in più del secondo partito (PD). Il risultato apre alla possibilità di un governo molto stabile, caratteristica poco ricorrente nella politica italiana, sempre che continui ad esserci unità all’interno della coalizione”.
Algebris fa notare che “la Lega, il partner più debole della coalizione vincente, ha deluso le aspettative, totalizzando preferenze pari all’incirca all’8%. Pertanto, visto lo scarso risultato ottenuto, il partito risulterà meno decisivo per il nuovo governo e potrebbe persino esercitare una certa pressione sull’attuale leadership, un segnale complessivamente positivo per i mercati. Guardando alla situazione dal punto di vista del mercato, le prossime settimane di formazione del governo saranno decisive. La Meloni non è molto conosciuta a livello internazionale e non ha esperienza di governo. I mercati sono quindi ancora in fase di sperimentazione, e sono pronti a testare questa nuova leadership giorno dopo giorno, specialmente in questo attuale contesto di volatilità. La nomina al Ministero delle Finanze e la prossima legge di bilancio saranno i primi elementi chiave da tenere monitorati. Anche la coerenza con il messaggio del precedente governo sulla Russia, sui fondi UE e sulla politica energetica rimarrà sul radar dei mercati”.