Emergenti, S&P aumenta le stime di crescita 2021 ma la variante Delta minaccia la ripresa
S&P ha aumentato le proprie proiezioni di crescita del PIL per il 2021 per la maggior parte dei principali mercati emergenti (EM), a seguito dell’attenuarsi dell’impatto economico delle restrizioni legate alla pandemia. Allo stesso tempo, però, la variante Delta minaccia questi risultati facendo registrare nuovi massimi storici nei nuovi casi giornalieri di Covid-19 in molti Paesi. Un quadro generale incerto e da monitorare.
I dati del PIL del 1° trimestre sono una prova evidente di un trend che sorprende in positivo per diversi emergenti, principalmente a causa di una domanda interna più robusta delle attese e, in molti casi, dell’attività nel settore dei servizi. Tuttavia, i rischi di una revisione al ribasso dell’outlook economico di questi Paesi sono aumentati nelle ultime settimane, con la diffusione di una nuova ondata di Covid, principalmente sostenuta dalla variante Delta. In alcuni Stati, spingendo alcuni governi a imporre nuovi lockdown.
Sebbene l’impatto delle restrizioni sull’economia sia diminuito, esse rappresentano un freno per la ripresa. In assenza di vaccinazioni più rapide, l’uscita dalla crisi pandemica potrebbe essere rinviata per diversi emergenti. Tutto questo in un contesto che vede aumentare le pressioni inflazionistiche, con le banche centrali che puntano a normalizzare le politiche monetarie (Brasile, Russia e Turchia hanno alzato i tassi). Le condizioni economiche restano favorevoli, dato che gli spread sui crediti emergenti rimangono invariati a giugno rispetto a maggio, ma i rischi all’orizzonte aumentano.