News Finanza Notizie Italia Energia: 91% italiani taglia budget su altre spese per fronteggiare stangata bollette

Energia: 91% italiani taglia budget su altre spese per fronteggiare stangata bollette

19 Marzo 2022 09:49

Per far fronte alla stangata sulle utenze domestiche, otto italiani su 10 dimezzeranno il budget destinato alle voci di spesa non essenziali, in particolare consumi in ristoranti e bar, viaggi e abbigliamento. Allo stesso tempo, quasi un italiano su due valuta di fare scorte dei beni primari – in particolare quelli alimentari – per paura di un boom dei prezzi o di un’interruzione delle forniture. È quanto emerge da un sondaggio condotto da IPSOS per Confesercenti su un campione di consumatori.

Complessivamente solo il 9% degli intervistati affronterà il caro-bollette senza battere ciglio: il restante 91% adotterà qualche strategia di risparmio, arrivando a tagliare in media il 55% del budget previsto per le altre spese, quota che sale al 59% nelle regioni del Sud e delle Isole.

I risparmi su spese non essenziali riguardano soprattutto cene e pranzi fuori, moda e persino il rito del caffè. In cima alla classifica della revisione di spesa ci sono infatti le consumazioni nei ristoranti, indicate come voce da tagliare dal 67%. Seguono abbigliamento e accessori (53%) e Bar (49%). Ma a soffrire è anche il turismo: il 47% indica la volontà di ridurre il budget per le vacanze, mentre un ulteriore 37% taglierà anche i viaggi brevi, con meno di due pernottamenti fuori casa. Inevitabilmente, la scure della spending review cala anche su attività di intrattenimento (spettacoli, musica, videogiochi, ‘tagliati’ dal 47%), acquisti di tecnologia (38%) e spostamenti con mezzi privati (35%).

In aggiunta, quasi un italiano su due (il 49% in media, con punte del 57% al sud) sta valutando – o addirittura ha già fatto – scorte di beni primari. Obiettivo dell’assalto agli scaffali di discount e negozi alimentari soprattutto pasta e riso, indicati dal 66% di chi valuta scorte, ma anche prodotti in scatola (48%), legumi (41%), acqua e bevande (36%), surgelati (28%) e medicine (26%). A spingere all’accaparramento è il timore di un forte aumento dei prezzi in arrivo sull’onda del conflitto russo-ucraino (61%) o addirittura di un’interruzione delle forniture (39%).

“I consumi energetici sono praticamente incomprimibili e la stangata in arrivo sulle bollette ridurrà di circa 54 miliardi i consumi sulle altre voci di spesa”, spiega Patrizia De Luise, Presidente di Confesercenti. “Il conflitto in Ucraina e la corsa di luce e gas stanno generando aspettative negative e, in alcune fasce di popolazione, dei veri e propri allarmismi irrazionali”, aggiunge.