Energia: dal prossimo 1 ottobre milioni di famiglie potrebbero rimanere senza gas
Dal 1° ottobre milioni di famiglie potrebbero rimanere senza gas a causa della situazione di grave crisi in cui versano piccole e medie società fornitrici e della carenza di risorse nel nostro paese. Lo denuncia Assoutenti, che attacca la scarsa trasparenza da parte del Governo e l’assenza di misure per contrastare un allarme lanciato già mesi fa dagli operatori del settore.
“Il 1° ottobre inizierà il nuovo anno termico, e in questi giorni stanno scadendo tutti i contratti siglati dai rivenditori al dettaglio che acquistano gas da grandi società come Eni o Edison – spiega il presidente Furio Truzzi – Numerosi operatori, tuttavia, si sono visti rifiutare il rinnovo dei contratti, mentre chi è riuscito a rinegoziare le forniture si è visto ridurre sensibilmente i volumi di gas a disposizione, e ha dovuto accettare condizioni molto onerose che potrebbero presto risultare insostenibili. Questo a causa della carenza di risorse di gas nel nostro paese, considerato che mancano ancora all’appello circa 15 miliardi di mc di gas necessari a coprire il fabbisogno nazionale nel periodo invernale”. “Col nuovo anno termico, a partire dall’1 ottobre, numerose società energetiche non avranno più gas da erogare ai clienti e saranno costrette a fallire, trascinando nel baratro milioni di famiglie che da un giorno all’altro si ritroveranno senza forniture – prosegue Truzzi – In base alle stime attuali, sarebbero circa 100 gli operatori che da qui a fine anno rischiano il default”. “Di fronte a tale situazione il Governo non fornisce risposte, e preferisce dedicarsi a misure come le vetrate sui balconi, dimenticando che mancano ancora i decreti attuativi sulle comunità energetiche e vanno trovati con urgenza almeno altri 15 miliardi di metri cubi di gas – attacca il presidente di Assoutenti – Proprio per protestare contro una emergenza che nei prossimi mesi potrebbe lasciare milioni di famiglie al freddo, stiamo organizzando una iniziativa nazionale che coinvolgerà direttamente i consumatori attraverso uno “choc” dei consumi in tutti i settori”.