Eni con Air Liquide: al via cooperazione per decarbonizzazione ‘industrie hard-to-abate’ in Europa
Eni e Air Liquide hanno stretto un accordo di collaborazione volto a valutare soluzioni di decarbonizzazione, concentrate sui settori industriali hard-to-abate, nella regione mediterranea dell’Europa. Le due aziende uniscono le forze combinando le loro competenze consolidate e il loro know-how per consentire la cattura, l’aggregazione, il trasporto e lo stoccaggio permanente della Co2. Lo si apprende in una nota di Eni nella quale di indica che la cattura e il sequestro della Co2 (CCS) è uno degli strumenti fondamentali nel processo di decarbonizzazione, soprattutto per i settori industriali a maggior intensità carbonica, rivestendo “un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati a livello europeo nell’ambito del Green Deal”.
Nell’ambito dell’accordo, Eni e Air Liquide collaboreranno per identificare i bacini di industrie hard-to-abate in quest’area geografica e definiranno la migliore configurazione possibile per sviluppare un programma di CCS su larga scala. In particolare, Air Liquide svilupperà soluzioni competitive per abbattere la CO2, facendo leva sulle proprie iniziative CCS in corso nel Nord Europa e sulla sua innovativa tecnologia proprietaria CryocapTM in grado di catturare fino al 95% delle emissioni di CO2 dagli impianti industriali. Eni, utilizzando la propria esperienza di sfruttamento e gestione di giacimenti di gas, individuerà i siti di stoccaggio permanente di CO2 più adatti nel Mar Mediterraneo.