Eni rivede piano industriale 2020-2021 e prezzi Brent e gas, prevista ripresa consumi nel II semestre
Alla luce del coronavirus e della caduta del petrolio, Eni ha rivisto il suo piano industriale per il 2020 e 2021 e i prezzi sul Brent e gas. “Eni ha prontamente definito le proprie risposte allo scenario di crisi in atto rivedendo il piano industriale per il 2020 ed il 2021 con l’obiettivo di salvaguardare la solidità del proprio bilancio”, si legge nella nota stampa. La revisione del piano industriale prevede una produzione per quest’anno pari a 1,75-1,80 milioni di barili al giorno, in riduzione rispetto alle precedenti previsioni a causa degli effetti Covid-19, della riduzione della domanda di gas mondiale (anch’essa in parte collegata alla pandemia) ed estensione della forza maggiore in Libia per tutto il primo semestre. Le stime di produzione non comprendono gli effetti dei tagli Opec+ recentemente annunciati ma non ancora declinati sui singoli
campi. Il piano prevede inoltre azioni diffuse di saving dei costi per circa 600 milioni nel 2020, oltre che la sospensione del programma di acquisto di azioni proprie, che sarà riconsiderato nel momento in cui la previsione del prezzo Brent per l’anno di riferimento, parametro per la decisione di attivazione del piano di buy-back, tornerà a essere almeno uguale a 60 dollari al barile.
A questo riguardo, Eni ha anche aggiornato le previsioni del prezzo Brent riducendole a 45 e a 55 dollari al barile per il 2020 e per il 2021. Le previsioni del prezzo del gas al PSV sono state ridotte del 15% per il 2020 e del 30% per il 2021, quelle del margine di raffinazione del 18% per il 2020. Eni si aspetta una “graduale ripresa dei consumi di olio, gas ed energia elettrica nel mondo, ed in particolare nei mercati in cui opera, a partire dal secondo semestre dell’anno”.