ENI: si chiamerà Plenitude la divisione R&R da quotare nel 2022
Nel corso del Capital Markets odierno a Milano l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha presentato i dettagli della società che integra rinnovabili, retail e mobilità elettrica, che sarà denominata Eni-Plenitude (Plenitude) e che ENI intende quotare nel 2022. A guidarla sarà Stefano Goberti con il ruolo di amministratore delegato. Eni ha stabilito che l’IPO sia la miglior soluzione per rendere evidente il valore del business e intende completare l’operazione nel 2022 in base alle condizioni di mercato. La nuova entità, si legge in una nota di ENI, si inquadra nella strategia e nell’impegno a lungo termine di Eni a essere una compagnia energetica decarbonizzata e incentrata sulla sostenibilità. La decisione è inoltre in linea con uno scenario industriale favorevole, con la crescita della domanda di energie rinnovabili e di prodotti energetici verdi per clienti retail.
Plenitude nasce con già un portafoglio di impianti di energia rinnovabile in esercizio pari a 1,2 GW a fine 2021 ed è la seconda più grande piattaforma per la mobilità elettrica in Italia con circa 2.000 dipendenti.
Con la nascita della nuova entità, il business delle rinnovabili potrà fare leva sull’accesso preferenziale ai clienti, con la flessibilità di stipulare contratti di “Power Purchase” (PPA) quando si concretizzano le più favorevoli condizioni di mercato. Nel business retail, rimarca sempre una nota di ENI, la maggiore integrazione dei sistemi energetici e la crescente consapevolezza e interesse dei clienti nei confronti dell’offerta green rappresentano un’opportunità per creare valore aggiunto. Il business della mobilità elettrica contribuirà inoltre alla generazione di ulteriori volumi di vendita e di sinergie. La strategia di energy management avrà un ruolo centrale nel catturare valore mediante la gestione ottimale delle opzioni offerte dalla gestione integrata, a livello europeo, dei vari portafogli di generazione e commercializzazione di energia.
Il business retail contribuirà a finanziare i progetti di energia rinnovabile e mobilità elettrica. La società avrà una capacità di indebitamento sufficiente per raggiungere i propri obiettivi, indipendentemente da Eni, grazie a una posizione finanziaria netta prossima a zero al 1° gennaio 2022.