Euforia Wall Street non contagia Piazza Affari, male Enel e Snam. Corre Saipem
Piazza Affari non trova ispirazione nel rally di Wall Street (S&P 500 a oltre +1% sui massimi a due settimane) e archivia una seduta senza smalto. con lo S&P 500 balzato ai massimi da due settimane. A trainare gli acquisti sono state le parole del segretario al Tesoro Steven Mnuchin che ha detto alla CNBC che si aspetta di raggiungere un accordo sul nuovo piano di stimoli fiscali con la presidente della Camera Nancy Pelosi.
Il Ftse Mib ha così chiuso con un calo dello 0,24% a quota 19.015 punti. In recupero oggi i titoli oil, in particolare Saipem con quasi +5% e Tenaris con +3,15%. Più indietro ENI con +0,34% che fatica quindi a riprendersi dai minimi a oltre 6 mesi toccati alla vigilia. Il settore oil ha visto oggi l’annuncio da parte di Shell di un piano di tagli che prevede entro il 2022 esuberi tra 7mila e 9mila persone. Il gruppo si attende di sostenere oneri compresi tra 1 e 1,5 miliardi di dollari per il terzo trimestre. Una riorganizzazione organizzativa, unita ad altre misure, che permetterà di ottenere risparmi di costi annui compresi tra 2-2,5 miliardi.
Tra le banche, finale in crescendo per Banco BPM arrivato a quasi +4% in area 1,445 euro, miglior titolo di oggi tra i testimonial bancari. Il titolo la scorsa settimana era tornato al centro delle attenzioni in ottica M&A con un’indiscrezione di Bloomberg che vedeva il nome dell’istituto guidato da Giusepe Castagna nel taccuino della banca francese Credit Agricole. Altre voci vedevano il possibile interesse di Unicredit a un deal con Banco BPM. Intanto dagli aggiornamenti Consob di ieri sulle posizioni nette corte emerge che Marshall Wace LLP ha ridotto la sua posizione corta netta in Banco BPM SpA del 6,13% a 23,2 milioni di azioni, ossia l’1,53% delle azioni della società. Risultano al momento due gli investitori con posizioni corte su Banco BPM per un totale del 2,13% delle azioni in circolazione della società.
Bper volatile oggi. Dopo una prima reazione negativa ai dettagli relativi all’aumento di capitale da da 802 mln legato all’acquisto degli sportelli Intesa-UBI, il titolo ha risalito la china chiudendo a +1,95%. L’aumento di capitale avrà luogo mediante emissione di massime 891.398.064 azioni ordinarie Bper da offrire in opzione agli azionisti e ai titolari delle obbligazioni convertibili rivenienti dal prestito obbligazionario convertibile “Additional Tier 1” emesso lo scorso 25 luglio 2019 nel rapporto di 8 nuove azioni ogni 5 diritti di opzione posseduti al prezzo di sottoscrizione di 0,90 euro per ciascuna nuova azione. Il prezzo di emissione delle nuove azioni incorpora uno sconto del 30,97% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP) delle azioni ordinarie Bper, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo di riferimento di Borsa Italiana delle azioni Bper al 29 settembre 2020.
Seduta leggermente negativa invece per Intesa Sanpaolo (-0,23%) che ha annunciato l’accordo con i sindacati legato all’operazione UBI con 5.000 uscite volontarie e 2.500 nuove assunzioni.
Sul versante opposto, molto pesante oggi Banca Generali, maglia nera con -4,35% in scia alle indiscrezioni sul possibile accantonamento da parte di Mediobanca del dossier di acquisto.
Male anche le utility con -1,09% per Enel, quasi -1% per Terna e Italgas e oltre -2% per Snam.