Euro corre grazie anche a inflazione Ue al top dal 2012, analisti vedono rimbalzo nei mesi estivi
Balzo del cambio tra euro e dollaro spintosi fino a un massimo di giornata a 1,1666 sotto la spinta dell’intesa raggiunta in extremis dal Consiglio UE sul delicato tema dei migranti.
La divisa unica ha ignorato il brutto dato sulle vendite al dettaglio tedesche (-2,1% m/m a maggio), mentre una sponda al rally è arrivata a metà mattinata dalla lettura preliminare dell’inflazione. A giugno l’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 2% su base annua, in leggero rialzo rispetto all’1,9% del mese precedente e in linea con le attese. Si tratta del livello più alto dal 2012.
L’outlook di Mps Capital Services vede un possibile rimbalzo verso area 1,18/19 nel corso dell’estate. “I dati macro dell’Eurozona, finora molto deludenti, potrebbero tornare a sorprendere in positivo grazie anche ad un supporto della domanda estera ravvivata proprio dal recente deprezzamento dell’euro”, rimarca Mps Capital Services che allo stesso tempo ritiene che l’innalzamento dello scontro sul tema dazi potrebbe portare ad una ridimensionamento delle aspettative sulla crescita USA per i prossimi trimestri, dopo la probabile crescita record del secondo trimestre. Pertanto, nel breve periodo, se il cambio dovesse rimanere sopra il supporto in area 1,15, si potrebbe assistere ad un rimbalzo delle quotazioni che avrebbe come primo obiettivo quota 1,1840 ed eventualmente, in caso di overshooting, area 1,1950/1,20.
Tuttavia Mps Capital Services ritiene che il movimento di rimbalzo possa avere durata breve considerato l’atteggiamento morbido che è emerso dall’ultima riunione della BCE e conferma la view di un apprezzamento del biglietto verde nel corso dei prossimi 12 mesi sulla scia di un proseguimento della politica di normalizzazione della Fed.