Eurozona: a febbraio Pmi manifattura si porta sui massimi a 36 mesi, debole Pmi servizi
L’indebolimento del settore dei servizi della zona euro è stato ammortizzato dalla crescita del manifatturiero. E’ quanto scrivono gli esperti di Ihs Markit presentando i risultati deL Pmi manifattura e di quello servizi della zona euro. Nel dettaglio, la lettura flash di febbraio del Pmi manifatturiero nella zona euro è migliorata, attestandosi a 57,7 contro i 54,8 a gennaio (si tratta del valore più alto in 36 mesi). Di contro, l’indice Pmi servizi è scivolato a 44,7 rispetto ai 45,4 registrati a gennaio (si tratta del valore più basso in 3 mesi).
“Le attuali misure restrittive hanno inferto a febbraio un’ulteriore ferita al settore dei servizi dell’eurozona,
aumentando la possibilità di un nuovo crollo del PIL nel primo trimestre. Detto ciò, l’impatto è stato alleviato dalla forte crescita manifatturiera, indicando una contrazione economica di gran lunga più leggera di quella riportata nella prima metà dell’anno scorso. Grazie ad un’altra impressionante prestazione del settore manifatturiero tedesco e ai segnali di rafforzamento della produzione nel resto della regione, la crescita industriale è stata la maggiore osservata negli ultimi tre anni”. Lo scrive Commentando Chris Williamson, chief business economist presso IHS Markit, sottolineando che “gli sviluppi sul vaccino hanno allo stesso tempo stimolato la crescita dell’ottimismo”. Secondo l’economista continua a destare preoccupazione l’intensificarsi della carenza di fornitura che ha fatto innalzare il prezzo delle materie prime. Allo stato attuale, la debole domanda, in particolare quella per i servizi, sta limitando la pressione sui prezzi, ma sembra probabile che l’inflazione tornerà ad alzarsi nei prossimi mesi.